La persona affetta da patologie irreversibili e tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale ha diritto di pretendere che vengano accertate le metodiche e il farmaco prescelto da chi intenda assicurarsi la morte più rapida, nonché la ricorrenza delle condizioni che rendono non punibile l'aiuto prestato da terzi al suicidio.
Tribunale di Ancona, ordinanza 9 giugno 2021
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Un soggetto, pienamente capace di intendere e volere ma affetto da una forma di tetraplegia, ha maturato – per l'irreversibilità delle sue condizioni di salute, che richiedono una continua e pressocchè totale dipendenza dall'aiuto dei sanitari e dalle macchine che lo tengono in vita – il fermo... |
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Investito del reclamo, il Tribunale collegiale di Ancona svolge un'approfondita analisi della spinosa tematica del “fine vita”, materia indiscutibilmente complessa non... |
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Il tenore del provvedimento in commento non lascia spazio a dubbi: l'intervento del legislatore – più volte... |
Tribunale di Ancona, ordinanza 9 giugno 2021
Svolgimento del processo / Motivi della decisione
1. Con ricorso ex art. 700 c.p.c. del 15.02.2021 (...) ha adito il Tribunale Ordinario di Ancona, chiedendo di:
A) accertare e dichiarare che egli è affetto da una patologia irreversibile - "fonte per lui di sofferenze fisiche e psichiche" divenute,...