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29 ottobre 2024
Lavoro e previdenza sociale
Datori di lavoro: il Garante Privacy torna sul tema dell’accesso alla posta elettronica del dipendente
Il datore di lavoro non può accedere alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore né utilizzare un software per conservare una copia dei messaggi. Un simile trattamento di dati personali, oltre a configurare una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali, è idoneo a realizzare un'illecita attività di controllo del lavoratore. A ribadirlo è l'Autorità garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 472 del 17 luglio scorso.
di Dott. Marco Miglietta
Il caso

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Un interessato, con reclamo presentato dinanzi al Garante, lamentava la violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali posta in essere da una società con cui aveva intrattenuto un rapporto di collaborazione in qualità di agente di commercio.
Il reclamante, nello specifico, rappresentava che a seguito...

Il diritto

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In sede di attività istruttoria, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali veniva a conoscenza che la società aveva implementato un software per il backup delle e-mail dei dipendenti, conservando...

La lente dell'autore

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Con il provvedimento n. 472 del 17 luglio 2024, l’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha irrogato alla società una sanzione pecuniaria...

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