La valorizzazione della cultura dell'etica e della legalità nel modo di fare impresa, la tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, la promozione di condizioni di lavoro dignitose e la realizzazione della sostenibilità sociale in agricoltura trovano nella “rete del lavoro agricolo di qualità” uno strumento prezioso.
Introdotta dall'art. 6, D.L. 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni nella Legge 11 agosto 2014, n. 116, novellata, guarda caso, dall'art. 8, L. 2 ottobre 2016, n. 199 (recante «Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo»), la rete del lavoro agricolo di qualità è ancora poco conosciuta ma può costituire un mezzo di contrasto al lavoro irregolare, contribuendo a prevenire fenomeni criminali nel comparto primario.
Premessa
Il 20 febbraio 2020, è stato definito e reso noto il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo ed al caporalato in agricoltura 2020-2022, elaborato dal Tavolo tecnico istituito ad hoc, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, al cui interno è...