La possibilità di acquisire lo status coniugale nell'ordinamento civile mediante ricorso alla forma di celebrazione prevista dalle norme confessionali costituisce un atto concreto di esercizio della libertà religiosa. In tal senso, occorre fare una distinzione tra:

• soggetti aderenti a confessioni religiose prive di intesa con lo Stato, il cui vincolo matrimoniale è regolato dalla L. n. 1159/1929 “Culti ammessi nello Stato”;
• soggetti aderenti a confessioni religiose stipulatarie di intese con lo Stato, che trovano nelle leggi di approvazione la regolamentazione dell'istituto matrimoniale, con il riconoscimento di alcune peculiarità legate alla confessione di appartenenza.