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8 febbraio 2022 Avvocati
L’appello AIGA: sospensione per gli avvocati destinati all’Ufficio del processo

L'Associazione sottolinea che l'esodo verso gli Uffici del processo rischia di sollevare sia problematiche in riferimento alla libertà e indipendenza della professione che questioni di incompatibilità ambientale.

di La Redazione
Sospensione dall'esercizio della professione forense per gli avvocati che hanno deciso di dedicarsi all'Ufficio del Processo e divieto di svolgere le nuove funzioni nel circondario in cui si esercita attività legale o la si è esercitata nell'ultimo semestre precedente all'immissione in servizio.
 
Questa la richieste avanzate, con la nota del 7 febbraio 2022, dall'AIGA alla politica in vista del 14 febbraio, data di inizio del servizio, con contratto a tempo determinato di 3 anni, degli addetti all'Ufficio del Processo vincitori del primo concorso per l'attuazione del PNRR.
 
Sottolinea infatti l'Associazione che l'esodo di migliaia di avvocati negli Uffici del processo, in qualità di ausiliari del Giudice, rischia di sollevare una serie di importanti problematiche sia sotto il profilo amministrativo sia in riferimento alla libertà e indipendenza della professione, senza tralasciare, la questione dell'incompatibilità ambientale. Secondo il presidente Francesco Perchinunno «sarebbe utile, per evitare un nuovo e insolito fenomeno di forum shopping, introdurre altresì un periodo cuscinetto tra la fine del contratto a tempo determinato e la ripresa dell'attività forense, evitando così che un vero e proprio abuso di posizione dominante possa andare, nel lungo periodo, a falsare il mercato forense, e ciò specie nei piccoli fori».
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