Dalla sessione 2023-2024 sarà ripristinato integralmente il regime “pre-Covid” per l'accesso alla professione. Lo ha comunicato il Ministero della Giustizia con una circolare inviata ai Presidenti delle Corti d'Appello.
L'esame di abilitazione alla professione di avvocato nel 2023 tornerà alla sua forma tradizionale, al regime “pre-Covid”: prove scritte a dicembre e successive prove orali.
È quanto si legge nella circolare inviata dal Ministero della Giustizia ai Presidenti delle Corti d'Appello, invitandoli a verificare la disponibilità di idonei locali, di ampiezza e caratteristiche tali da consentire lo svolgimento delle prove scritte «tenendo conto di un numero di potenziali candidati pari a quelli che hanno partecipato nelle ultime sessioni di esame».
Secondo le norme a cui si è fatto eccezione durante la pandemia, con il ricorso al cosiddetto “doppio orale rafforzato”, le prove scritte dell'esame forense sono costituite da un parere motivato scritto di diritto civile, un parere di diritto penale e un atto giudiziario a scelta del candidato tra civile, penale e amministrativo. Il periodo viene individuato da Via Arenula nell'intervallo compreso tra lunedì 11 e venerdì 15 dicembre 2023. È confermato anche che durante le prove scritte sarà consentito, come in passato, consultare i codici con la giurisprudenza.