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14 dicembre 2023 Praticanti
Esame avvocato 2023: i criteri di correzione della prova scritta

La commissione esaminatrice presso il Ministero della Giustizia ha precisato i criteri di correzione degli elaborati, così come definiti dall'ordinamento e confermati come esaustivi dalla giurisprudenza.

di La Redazione

Il 12 dicembre ha preso avvio l'esame di abilitazione all'esercizio della professione di avvocato per la sessione 2023 con lo svolgimento della prova scritta.

La commissione esaminatrice presso il Ministero della Giustizia ha precisato i criteri di correzione degli elaborati.

I candidati dovranno aver rispettato:

  1. correttezza della forma grammaticale, sintattica ed ortografica e padronanza del lessico italiano e giuridico;
  2. chiarezza, logicità, completezza, sinteticità e non ridondanza, nonché rigore metodologico delle esposizioni e delle argomentazioni giuridiche;
  3. dimostrazione di concreta capacità di risolvere problemi giuridici;
  4. dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati strettamente pertinenti al quesito da risolvere;
  5. dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarità;
  6. coerenza dell'elaborato con la traccia assegnata ed esauriente e pertinente indicazione dell'impianto normativo di riferimento;
  7. in ordine alle conclusioni raggiunte, capacità di argomentare adeguatamente, anche se in maniera difforme dal prevalente indirizzo giurisprudenziale e/o dottrinario;
  8. dimostrazione della padronanza delle tecniche di persuasione;
  9. sussistenza nell'elaborato di tutti gli elementi essenziali previsti dall'ordinamento per la redazione dell'atto oggetto specifico della prova scritta.
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