
Il Ministero della Giustizia, con l’avviso dell’11 febbraio 2025, ha reso noti i nuovi criteri di valutazione per la prova orale dell’esame di avvocato della sessione 2024. Per l’abilitazione sarà necessario totalizzare almeno 105 punti, senza possibilità di compensazione tra materie in caso di voti inferiori a 18.
Struttura della prova orale
L’esame orale si articola in tre fasi, da valutare unitariamente:
- Soluzione di un caso pratico, in una materia a scelta tra diritto civile, penale o amministrativo;
- Discussione di brevi questioni giuridiche, in tre materie scelte dal candidato, di cui almeno una processuale (diritto processuale civile o penale);
- Conoscenza dell’ordinamento forense e dei doveri dell’avvocato.
La durata complessiva della prova è stabilita dalla sottocommissione secondo criteri di ragionevolezza ed equità, con un’indicazione di 90-100 minuti totali.
Criteri di valutazione
Le sottocommissioni adotteranno i seguenti parametri per la valutazione dei candidati:
- Chiarezza, logicità e rigore metodologico dell’esposizione
- Capacità di risoluzione di problemi giuridici concreti
- Conoscenza teorica degli istituti trattati
- Capacità di collegamenti interdisciplinari
- Padronanza delle tecniche di argomentazione e persuasione
- Capacità di sintesi
Per superare l’orale è necessario ottenere un punteggio minimo di 105 punti, senza possibilità di compensazione tra materie in caso di voti inferiori a 18.
Indicazioni operative per i candidati
- Scelta strategica delle materie: la selezione delle materie influenza direttamente il tipo di quesiti che saranno sottoposti in sede di esame.
- Preparazione sulla casistica: particolare attenzione dovrà essere riservata alla risoluzione di casi pratici, con un focus sull’argomentazione giuridica e la coerenza metodologica.
- Collegamenti interdisciplinari: pur nel rispetto della materia scelta, i candidati potranno trarre vantaggio nel dimostrare un’ampia visione giuridica, specialmente nelle discipline processuali.