Le nuove regole prevedono un abbassamento dei limiti di ben 10 volte rispetto agli attuali, oltre a stabilire l'obbligatorietà dell'utilizzo di DPI per i lavoratori esposti.
Con 614 voti a favore, 2 contrari e 4 astensioni, il 3 ottobre il Parlamento UE ha approvato una direttiva che introduce nuove norme volte a tutelare i lavoratori dai rischi connessi all'esposizione all'amianto.
Obiettivo della direttiva è quello di ridurre sensibilmente i limiti di esposizione all'amianto da parte dei lavoratori, introducendo l'utilizzo di tecnologie più moderne e accurate allo scopo di rilevare anche la presenza delle fibre più sottili.
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Il limite obbligatorio di esposizione professionale (OEL) previsto è di ben 10 volte più basso rispetto a quello attuale, in quanto il valore soglia passerà da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo, senza periodo di transizione, il quale viene, invece, accordato (nello specifico, 6 anni) per consentire il passaggio a tecnologie più moderne in grado di rilevare le fibre (microscopia elettronica). In tal modo, sarà possibile abbassare il livello a 0,002 fibre di amianto per centimetro cubo, escluse quelle sottili, o a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo, incluse quelle sottili. |
La direttiva prevede anche nuovi obblighi di protezione per i lavoratori, i quali saranno tenuti ad indossare dispositivi di protezione individuale e respiratori, oltre al fatto che gli indumenti dovranno essere puliti in modo sicuro e che sarà attuta una procedura di decontaminazione.
Tutto ciò si accompagna anche a nuovi obblighi di formazione che dovranno comprendere almeno i seguenti requisiti minimi:
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