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24 aprile 2024
Penale e processo
Matrimonio forzato, adozione illegale e sfruttamento della maternità surrogata diventano crimini UE

Stretta sulla tratta di esseri umani dall'Unione europea: il Parlamento ha infatti approvato nuove regole per tutelare al meglio le vittime.

di La Redazione

Martedì 23 aprile 2024, il Parlamento ha dato il via libera definitivo alla direttiva che estende il campo di applicazione delle misure attuali in materia di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani e per la tutela delle vittime. Nello specifico, la nuova direttiva si estende anche al matrimonio forzato, all'adozione illegale e allo sfruttamento della maternità surrogata.
Con la nuova normativa, il Parlamento UE risponde alle richieste dei cittadini formulate attraverso le conclusioni della Conferenza del futuro dell'Europa, con specifico riguardo alla proposta vertente sulla lotta alla tratta di esseri umani in cooperazione con i Paesi terzi.

Grazie alla nuova direttiva:

esempio

  • Sarà rafforzato il coordinamento con le autorità antitratta e quelle in materia di asilo, in modo tale che le vittime richiedenti protezione internazionale ricevano supporto e tutela adeguati e che il loro diritto di asilo venga rispettato;
  • Verrà criminalizzato l'uso di servizi forniti da vittime della tratta quando l'utente sappia che le vittime sono sfruttate;
  • Verranno introdotte delle sanzioni destinate alle imprese condannate per tratta;
  • Sarà garantito che i pubblici ministeri possano scegliere di non perseguire le vittime per atti criminali che sono state costrette a commettere e che esse ricevano sostegno a prescindere dal fatto che collaborino o meno con le forze dell'ordine;
  • Sarà fornito sostegno alle vittime;
  • Saranno garantiti i diritti delle persone con disabilità e dei minori stranieri non accompagnati;
  • Sarà consentito ai giudici di considerare la diffusione non consensuale di immagini o video sessuali quale aggravante.

Prima di approdare nella Gazzetta Ufficiale dell'UE, l'accordo dovrà essere approvato formalmente dal Consiglio UE.

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