
Secondo la Corte EDU sì, poiché la tutela non cessa automaticamente ma continua ad applicarsi a patto che le informazioni di interesse pubblico siano state ottenute mentre il whistleblower aveva accesso privilegiato alle stesse in virtù del suo contratto.
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Tra il 2002 e il 2011, il ricorrente aveva lavorato per una società in Armenia che allora era unico fornitore di energia elettrica, nelle vesti di capo del dipartimento di sicurezza e amministrazione. In risposta ad un annuncio pubblicato sul sito della società ove si invitava chiunque fosse in possesso di informazioni su pratiche corrotte presso... |
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Con la sentenza in esame, la Corte EDU stabilisce anzitutto che le sentenze dei tribunali civili contro il ricorrente costituivano una ingerenza nel suo diritto alla libertà di espressione, rilevando però come esse si siano basate su disposizioni del Codice civile, e quindi come esse abbiano una base giuridica, e come la finalità degli interventi sia stato quello di tutelare la reputazione altrui, quindi un... |
CEDU, Quarta Sezione, sentenza 27 agosto 2024, n. 15028/16, caso H.H. contro Armenia
INTRODUCTION
1. The case concerns alleged violation of the applicant’s right to freedom of expression under Article 10 of the Convention in relation to insult and defamation proceedings brought against him after he had reported alleged corrupt activities by his former colleague in private correspondence with...