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28 ottobre 2021
Parità di genere in ambito lavorativo: approvato definitivamente il disegno di legge

Via libera dal Senato al disegno di legge contenente disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in campo lavorativo. Ecco le principali novità.

La Redazione

Dopo l'approvazione della Camera, il 26 ottobre 2021 è stato dato il via libera definitivo all'A.S. n. 2418, recante «Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo».

Il testo si compone di 6 articoli e mira a colmare il divario salariale tra uomini e donne, portando a compimento quanto stabilito a livello europeo e realizzando pienamente il principio costituzionale di cui all'art. 3 Cost..

Nello specifico, i punti fondamentali del provvedimento sono i seguenti:


precisazione
  • Art. 1: modifica della disciplina sulla relazione biennale alle Camere relativa all’applicazione della normativa in materia di parità e pari opportunità nel lavoro;
  • Art. 2: modifica delle nozioni di discriminazione diretta e indiretta in campo lavorativo, inserendo tra i soggetti che possono esserne colpiti anche i candidati e le candidate in fase di selezione del personale. In particolare, viene ricompreso nel concetto di discriminazione ogni «trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti, ponga o possa porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni:
    1. Posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori;
    2. Limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali;
    3. Limitazione dell’accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione nella carriera».
  • Art. 3: opera una revisione che richiede per le aziende pubbliche e private che superano il numero di 50 dipendenti la redazione di un rapporto periodico in modalità telematica concernente la situazione del personale femminile e maschile;
  • Art. 4: si introduce a partire dal 1° gennaio 2022 la certificazione della parità di genere e si istituisce apposito Comitato;
  • Art. 5: sulla base del rapporto redatto dalle aziende di cui sopra, sono previsti degli sgravi contributivi con riferimento al complesso dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nel limite massimo di 50mila euro sulla base dei criteri e delle modalità che verranno stabiliti con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Inoltre, per le aziende private che al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento abbiano presentato la certificazione della parità di genere, è riconosciuto un punteggio premiale da parte delle autorità titolari di fondi europei, nazionali e regionali, ai fini della valutazione di proposte progettuali per la concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti;
  • Art. 6: estende alle società controllate dalla P.A. e non quotate in mercati regolamentati le disposizioni in materia di parità di genere previste per la composizione degli organi collegiali di amministrazione delle società quotate in mercati regolamentati.
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