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14 dicembre 2022
Ok del Senato alla conversione del Decreto Rave, ma con rilevanti modificazioni

Ridisegnata la norma anti-rave, rinviate al 30 giugno 2023 le sanzioni per i no vax, modificata la disciplina dei benefici penitenziari per i condannati che non collaborano con la giustizia e predisposto il regime transitorio in vista dell'entrata in vigore della riforma Cartabia.

La Redazione

Con 92 voti a favore, 75 contrari e un'astensione, il 13 dicembre il Senato ha approvato con modificazioni il Disegno di legge n. 274 di conversione del D.L. n. 162/2022 in tema di divieto di concessione dei benefici penitenziari per i detenuti che non collaborano con la giustizia, di obblighi di vaccinazione anti-Covid e di contrasto ai raduni illegali, lasciando ora la parola alla Camera.

Numerose e rilevanti sono le novità introdotte dalla Commissione Giustizia rispetto alla versione precedente, le quali possono così sintetizzarsi:

precisazione

  • Norma anti-rave: cambia la collocazione sistematica del reato, che ora è inserito tra i reati contro il patrimonio, e la descrizione della condotta illecita, eliminando il rischio che potesse interessare qualsiasi forma di riunione. Così rivisto, il nuovo reato mantiene l'impianto sanzionatorio precedente e cancella il riferimento all'ordine pubblico quale concreto pericolo derivante dall'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui. Eliminato anche il riferimento al numero minimo di partecipanti, i quali potranno essere puniti solo in virtù dell'art. 633 c.p.. Infine, è stata esclusa l'applicazione delle misure di prevenzione personali agli indiziati del delitto;
  • Rinviate al 30 giugno 2023 le sanzioni per i no vax;
  • Per quanto concerne i reati ostativi, invece, sono stati cancellati dalla lista dei reati i cui condannati, se non collaborano con la giustizia, sono soggetti a una disciplina speciale per accedere ai benefici penitenziari, quelli contro la P.A.. Inoltre, la Commissione ha approvato un emendamento con cui ammette che il provvedimento di concessione dei benefici possa essere corredato da prescrizioni finalizzate ad evitare il pericolo di ripristino dei collegamenti criminali, oltre ad impedire lo svolgimento di attività o l'intrattenimento di rapporti personali in grado di condurre al compimento di ulteriori reati o al ripristino di detti collegamenti, prevedendo che il giudice possa altresì stabilire che il condannato non soggiorni in uno o più comuni ovvero soggiorni in un preciso comune;
  • Quanto all'entrata in vigore della riforma Cartabia, infine, è stato delineato un regime transitorio che si sofferma, in particolare, sulla riformulazione delle condizioni di procedibilità per taluni reati e sulla regolamentazione delle indagini preliminari.
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