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23 marzo 2023
Via libera dal Senato al DDL sull’equo compenso

Il testo torna ora all'esame della Camera, dove era stato già approvato in prima lettura, per effetto di una modifica di coordinamento formale apportata dalla Commissione Giustizia del Senato.

di La Redazione
Nella seduta del 22 marzo, il Senato ha dato il via libera con modifiche al DDL n. 495 in materia di equo compenso per le prestazioni professionali, già approvato dalla Camera, discusso, nella stessa giornata, nel testo degli articoli formulato in sede redigente dalla Commissione Giustizia.
 
Il DLL, come risaputo, è composto di 13 articoli e:
  • definisce l'equo compenso ed il suo ambito di applicazione;
  • stabilisce la nullità delle clausole che prevedono un compenso non equo ed il conseguente indennizzo in favore del professionista;
  • definisce la disciplina dell'equo compenso;
  • consente la presunzione di equità;
  • assegna efficacia di titolo esecutivo al parere di congruità emesso dall'ordine o dal collegio professionale;
  • stabilisce il termine di prescrizione per l'esercizio dell'azione di responsabilità professionale;
  • consente l'azione di classe;
  • istituisce l'Osservatorio nazionale sull'equo compenso e ne definisci funzioni e compiti;
  • abroga l'articolo 13-bis della L. n. 247/2012, l'articolo 19-quaterdecies del D.L. n. 148/2017 e la lettera a) del comma 1 dell'articolo 2 del D.L. n. 223/2006.
 
Il testo passa ora ad un nuovo esame della Camera. In Commissione Giustizia è stata infatti approvata una modifica, in particolare sull'art. 7 che richiama(va) una disposizione abrogata dalla Riforma Cartabia, nella specie l'art. 702-bis del codice di procedura civile.Intervento che rende dunque necessaria un'ulteriore lettura da parte dell'altro ramo del Parlamento. 
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