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22 maggio 2023
L’equo compenso alla luce delle valutazioni dei Consulenti del Lavoro

Il documento racchiude le prime valutazioni della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sull'equo compenso, oggetto della nuova Legge n. 49/2023.

di La Redazione

La L. n. 49/2023 disciplina l'equo compenso per il professionista, tematica al centro di un approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro intitolato «Equo compenso: prime valutazioni» del 16 maggio 2023.
Il documento analizza gli aspetti più rilevanti e di novità oggetto del provvedimento, partendo dal significato di “equo compenso”:

precisazione

può infatti definirsi “equo” il compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale, oltre ad essere conforme ai parametri stabiliti per la quantificazione dei compensi.

Alla base di tale concetto, il principio in base al quale la fissazione di tariffe minime o massime può essere ammessa solo nella misura in cui esse siano fondate su un motivo di interesse generale, nel rispetto dei principi di proporzionalità e di non discriminazione, motivi tra i quali è compreso quello di impedire che le prestazioni professionali siano offerte a prezzi insufficienti per garantire la loro qualità, realizzandosi una concorrenza che si tradurrebbe nell'offerta di prestazioni al ribasso accompagnato dal rischio di peggioramento della qualità del lavoro svolto.

Oggetto di approfondimento sono, nello specifico, i seguenti profili della L. n. 49/2023:

precisazione

  • Obbligatorietà dei parametri ministeriali, con la quale si approfondiscono gli aspetti legati all'azione giudiziaria del professionista, alle presunzioni, alla prescrizione, al ruolo centrale degli ordini professionali e il connesso parere di congruità e a quello svolto dai Consigli Nazionali degli Ordini Professionali; sono poi oggetto di analisi la decorrenza della nuova normativa, il funzionamento dell'Osservatorio nazionale sull'equo compenso e la decorrenza del termine di prescrizione per esperire l'azione di responsabilità;
  • Superamento dell'art. 9 D.L. n. 1/2012.
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