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13 ottobre 2023
L’impatto della nuova normativa whistleblowing sul Decreto 231 nel nuovo documento del CNDCEC

Il documento di ricerca analizza, tra le altre cose, gli effetti della nuova normativa sui Modelli 231, sul ruolo dell'Organismo di Vigilanza, sull'obbligo di riservatezza e sul trattamento dei dati personali.

La Redazione

Che impatto ha la nuova disciplina in materia di whistleblowing sul sistema dei controlli interni e sugli assetti organizzativi delle imprese, oltre che sui modelli organizzativi riconducibili al D. Lgs. n. 231/2001?

La risposta a questa domanda costituisce il nucleo del documento di ricerca appena presentato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), il quale ha l'obiettivo di fornire una risposta interpretativa ai primi problemi applicativi della nuova normativa.
Come si sa, con l'introduzione del D. Lgs. n. 24/2023 che ha attuato la direttiva (UE) 2019/1937, è stata abrogata la precedente disciplina e creato un unico testo destinato a valere sia nel settore pubblico, sia in quello privato. Le nuove regole sono volte a tutelare i soggetti chesegnalano condotte illecite di cui sono venuti a conoscenza in ambito lavorativo, incentivando così le segnalazioni allo scopo di salvaguardare l'integrità dell'ente e l'interesse pubblico.
Per raggiungere tale obiettivo, il Decreto istituisce due canali di segnalazione, uno interno ed uno esterno, che assicurano la riservatezza e stabiliscono un regime specifico applicabile in caso di eventuali ritorsioni.
Tutto ciò va ad impattare senza dubbio sul sistema dei controlli interni e sugli assetti organizzativi delle imprese, oltre che sui modelli organizzativi di cui alla 231, motivo per il quale il CNDCEC si è occupato con il documento in oggetto di approfondire gli effetti della nuova disciplina sui modelli organizzativi, sul ruolo dell'Organismo di Vigilanza, sulle modalità di segnalazione degli illeciti e sulla loro gestione, nonché sull'opportunità che venga attribuita tale gestione proprio all'Organismo di Vigilanza.
Resta inteso che saranno poi le best practices e la giurisprudenza a fornire in termini più chiari e precisi nuovi elementi per collocare anche questo “tassello” nell'ambito dei sistemi dei controlli interni e della gestione dei rischi.

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