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4 gennaio 2024
Niente più sconti fiscali per gli atleti impatriati con contratti milionari
Il D.Lgs. n. 209/2023 ha posto maggiori paletti rispetto al Decreto Crescita per fruire delle agevolazioni a favore degli impatriati. Saltata in Consiglio dei Ministri anche la proroga al 29 febbraio del vecchio regime, prevista nella bozza del Decreto Milleproroghe.
La Redazione
Il mondo dello sport, ed in particolare quello del pallone, dicono (quasi) addio alle agevolazioni dedicate agli atleti impatriati previste nel Decreto Crescita.

precisazione

L'agevolazione riconosce uno sconto del 50% dalla base imponibile IRPEF per chi decide di trasferire la residenza in Italia dopo almeno due anni fuori dal territorio nazionale.

Il D.Lgs. n. 209/2023, di attuazione della riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale, ha posto, a partire dal 1° gennaio 2024, paletti pressoché insormontabili - soprattutto per club ed atleti del mondo del calcio, che vede contratti milionari - per la fruizione dell'agevolazione. Rispetto al passato, è stato infatti:
  • introdotto un limite di reddito di 600mila euro all'anno;
  • previsto il possesso del titolo di istruzione superiore almeno triennale.
Possono così usufruire del regime agevolato solo gli sportivi sotto questa soglia, che siano anche in possesso di un titolo di laurea; limiti sicuramente stringenti per il mondo sportivo.
 
Ma non solo. Nella bozza del Decreto Milleproroghe, su proposta anche del Ministro Abodi, è stata inserita una proroga al 29 febbraio dell'entrata in vigore del nuovo regime. Niente da fare però: il rinvio, che sembrava quasi cosa fatta, è saltato in extremis nel corso dell'ultimo Consiglio dei Ministri.
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