In questi giorni, inoltre, la Commissione Attività produttive della Camera svolgerà le audizioni di alcuni esperti in materia di AI.
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In esito ai negoziati interistituzionali tra i rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione per concordare il testo da sottoporre all'approvazione dei due colegislatori, il 9 dicembre 2023 è stato raggiunto un accordo politico provvisorio, con l'obiettivo di approvare in via definitiva la nuova normativa entro la conclusione dell'attuale legislatura europea. |
Dati i risvolti potenzialmente rivoluzionari della questione, il Servizio Rapporti con l'Unione europea della Camera dei Deputati ha diffuso un dossier contenente una sintesi dei principali argomenti del testo risultante dall'accordo provvisorio.
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L'esecutivo si è sempre dichiarato a favore dell'introduzione di un quadro comune di regole sull'intelligenza artificiale, sottolineando l'importanza che il nuovo regolamento tutelasse i diritti fondamentali, imponesse obblighi e sanzioni commisurati al rischio e allo stesso tempo permettesse di mantenere il passo tecnologico e lo slancio verso l'innovazione di altri competitor globali, come Stati Uniti e Cina. |
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La posizione negoziale italiana si basa su una visione “umanocentrica”, volta a promuovere pertanto la semplificazione e la chiarezza delle definizioni a partire da quelle di AI, sistemi generativi, foundation model. |