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31 luglio 2024
Le soluzioni del Giudice di Pace: nulla la multa priva degli estremi del decreto che consente il rilevamento con l’autovelox senza contestazione immediata
L'incompleta indicazione del decreto prefettizio lede il diritto di difesa del ricorrente?
di La Redazione
L’oggetto del processo: opposizione verbale violazione del Codice della strada

ilcaso

Il contenzioso. Tizio proponeva opposizione avverso il verbale di accertamento di violazione di norme del C.d.s., elevato per la violazione dell'art. 142 comma 8 perché alla guida della vettura circolava a velocità superiore al limite consentito. Chiedeva l'annullamento del verbale opposto deducendo la mancata indicazione del decreto quale specificazione in esso del tratto di strada in cui insiste l'autovelox e, quindi, la non conformità della segnaletica all'art. 142 comma 6-bis c.d.s. ed agli artt. 77 e 80 della Legge n. 120 dell'11/09/2020.

L'istituto in contestazione

esempio

In argomento, si osserva che l'art. 142, commi 2, c.d.s prevede che entro i limiti massimi indicati dal comma 1, gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi da quelli fissati al comma 1, in determinate strade e tratti di strada quando l'applicazione al caso concreto dei criteri indicati nel comma 1 renda opportuna la determinazione di limiti diversi, seguendo le direttive che saranno impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Gli enti proprietari della strada hanno l'obbligo di adeguare tempestivamente i limiti di velocità al venir meno delle cause che hanno indotto a disporre limiti particolari. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può modificare i provvedimenti presi dagli enti proprietari della strada, quando siano contrari alle proprie direttive e comunque contrastanti con i criteri di cui al comma 1. Lo stesso Ministro può anche disporre l'imposizione di limiti, ove non vi abbia provveduto l'ente proprietario; in caso di mancato adempimento, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può procedere direttamente alla esecuzione delle opere necessarie, con diritto di rivalsa nei confronti dell'ente proprietario.

Orientamenti giurisprudenziali

giurisprudenza

In tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità accertate mediante autovelox su strade diverse dalle autostrade e dalle strade extraurbane principali, l'indicazione del decreto prefettizio costituisce requisito di legittimità del verbale di accertamento. (Cass. n. 24124/2018 - Cass. n. 21603/2021). La sua mancanza, ove si proceda ad una contestazione differita della violazione amministrativa, integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio che pregiudica il diritto di difesa, impedendo, in particolare, al destinatario del verbale di ottenere ogni utile informazione con l'esercizio del diritto di accesso alla documentazione amministrativa, garantito dall'art. 22 della L. 241/1990 (Cassazione civile ordinanza n. 8690 del 28/03/2023). È nulla la multa per eccesso di velocità se nel verbale il Comune non inserisce gli estremi del decreto con il quale il prefetto individua le strade in cui è consentito il rilevamento con l'autovelox senza contestazione immediata (Cass. civ., sez. II, 19 gennaio 2021, n. 776).

Le soluzioni del Giudice di Pace

lenteautore

Secondo il giudicante, in adesione alla giurisprudenza della S.C., tale carenza non era rimediabile nella fase eventuale di opposizione, poiché le ragioni che hanno reso impossibile la contestazione immediata possono essere desumibili solo da detto decreto, cui è rimesso, per le strade diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, individuare i tratti ove questa è ammissibile.  Di conseguenza il vizio di legittimità non viene meno con la produzione del decreto prefettizio, da parte del Comune, nel giudizio (Cassazione civile ordinanza n. 8690/2023). Premesso ciò, nel caso in esame, nel verbale opposto si faceva riferimento solo ad una indicazione sintetica. Solo con le controdeduzioni depositate veniva chiarito che l'esonero dall'obbligo della contestazione immediata della violazione era autorizzata con un decreto depositato dall'Ente opposto; dovendosi ritenere, pertanto, che l'incompleta indicazione del decreto prefettizio aveva sicuramente leso il diritto di difesa del ricorrente.

In conclusione, il giudice accoglie l'opposizione e annulla l'atto di pagamento impugnato.

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