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31 ottobre 2024
Tutela dei minori stranieri non accompagnati: AGIA e UNHCR firmano un protocollo di intesa

L'impegno delle Parti è quello di migliorare la condizione dei MSNA, promuovendo in particolare il loro diritto all'ascolto e alla partecipazione.

di La Redazione

Il 17 ottobre 2024 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza (AGIA) e l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) che mira a tutelare i minori stranieri separati e non accompagnati in Italia.
Convenendo sull'importanza di riconoscere e valorizzare ciascuna persona di minore età quale soggetto di diritto nella sua individualità specifica attraverso l'ascolto e la piena partecipazione in ogni azione che lo riguardi, nel rispetto del suo superiore interesse, le Parti avviano una collaborazione volta anzitutto a promuovere la conoscenza e il rispetto della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

esempio

In particolare, la collaborazione intende agevolare e promuovere l'effettiva tutela delle persone minori di età in Italia attraverso lo svolgimento di attività di comune interesse con focus sull'ascolto e sulla partecipazione dei minori come modalità di esercizio dei loro diritti.

Di conseguenza, le Parti decidono di proseguire la loro attività di partecipazione e di facilitazione delle visite nelle strutture di accoglienza dei MSNA, il cui numero, località e date saranno oggetto di accordo tra le parti e gli altri soggetti coinvolti.

precisazione

L'obiettivo generale è quello di migliorare la condizione dei MSNA, chiamando essi stessi ad esprimere i loro bisogni e le loro proposte per identificare le lacune di protezione.

In tal senso, ciascuna delle Parti gestirà autonomamente le proprie risorse per la realizzazione delle attività congiunte, salvo non vengano siglati accordi ad hoc. Inoltre, ciascuna delle Parti rimarrà responsabile delle azioni ed omissioni del proprio personale, impegnandosi a tenere indenne e a risarcire l'altra Parte laddove la questione sia emersa dalle attività poste in essere nel rispetto del protocollo.
Qualora dovesse invece venirsi a creare un cambiamento di circostanze che riduca o aumenti la necessità di supporto prevista inizialmente dall'intesa, oppure l'UNHCR dovesse trovarsi nell'impossibilità di adempiere alle proprie obbligazioni previste dal presente protocollo, le Parti si consulteranno per decidere le intese da stipulare.

Inoltre, le Parti si impegnano a promuovere i sei principi fondamentali relativi allo sfruttamento e all'abuso sessuale (SAS) adottati dai membri del Comitato permanente inter-agenzie (IASC), riconoscendo il dovere di contribuire alla lotta e alla prevenzione di atti di SAS da parte del proprio personale e dei collaboratori, anche attraverso formazioni specifiche sul tema.

Il protocollo ha durata triennale e potrà essere rinnovato per iscritto.

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