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3 gennaio 2023
Persone, famiglie e minori
I nati da maternità surrogata: sì alla “stepchild adoption”
Con una storica sentenza, le Sezioni Unite della Cassazione hanno affermato che il provvedimento giudiziario straniero e l'originario atto di nascita che indichi quale genitore del bambino il genitore d'intenzione non possano essere automaticamente trascritti nel nostro ordinamento. Tuttavia, si riconosce al bambino nato da maternità surrogata un diritto fondamentale al riconoscimento, anche giuridico, del legame sorto in forza del rapporto affettivo instaurato e vissuto con il genitore d'intenzione, potendosi utilizzare l'istituto dell'adozione in casi particolari.
di Ricercatore presso l’Università di Palermo Ivan Libero Nocera
Il caso
Il diritto
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Il Supremo Consesso premette che l'ordinamento italiano non permette il... |
La lente dell'autore
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La sentenza in questione si segnala perché riconosce in maniera chiara la possibilità... |
Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, sentenza (ud. 8 novembre 2022) 30 dicembre 2022, n. 38162
Svolgimento del processo
1. – Il caso che ha dato origine al giudizio riguarda un bambino nato all’estero da maternità surrogata.
In base al progetto procreativo condiviso dalla coppia omoaffettiva, uno dei due uomini ha fornito i propri gameti, che sono stati uniti nella fecondazione in vitro con...
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