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21 dicembre 2023 Lavoro e previdenza sociale
Clausola sociale e retribuzione minima alla luce della giurisprudenza amministrativa e ordinaria
Un'impresa che si aggiudica una gara di appalto è tenuta, in ragione della cosiddetta clausola sociale, a riassorbire il personale dipendente del predecessore utilizzato per l'esecuzione del contratto con la stazione appaltante, cui si applica per legge il CCNL. Se da una parte la giurisprudenza amministrativa è compatta e granitica nell'affermare che tale previsione normativa vada graduata in relazione alla concreta situazione di fatto derivante anche dalla gara, dall'altra il più recente orientamento formatosi in seno alla sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione apre una breccia in favore della valutazione della congruità del salario pattuito, anche in sede di contrattazione collettiva, da parte del giudice.
Quali i potenziali punti di conflitto tra i due orientamenti giurisprudenziali?
di Avv. Alessandro Gallucci
Premessa
La società che si aggiudica la gara bandita da una stazione appaltante soggetta alle norme dettate dal Codice dei contratti pubblici non è obbligata all'integrale assorbimento del personale di quella che l'ha preceduta. Purtuttavia, la medesima compagine societaria può essere chiamata in...
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