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2 ottobre 2024 Processo Telematico
Nuove specifiche tecniche: il Ministero della Giustizia sull’accettazione automatica dei depositi

Il rilascio delle patch (codici) nei registri di cancelleria ha permesso la creazione di un automatismo nell'accettazione dei depositi degli atti processuali. Tra questi, memorie e comparse conclusionali nel processo civile, atti del PM alla Procura dei minorenni, procedimenti esecutivi concorsuali e individuali.

di La Redazione

Come più volte ribadito, dal 30 settembre sono efficaci in tutti gli uffici giudiziari le nuove specifiche tecniche del processo telematico.
L'accettazione automatica dei depositi degli atti processuali, sia nel civile che nel penale, costituisce una delle principali novità.

A tal proposito, il Ministero della Giustizia fa alcune precisazioni con una nota pubblicata sul proprio sito istituzionale.

Il rilascio delle patch (codici) nei registri di cancelleria SICID, SIECIC e SIGP., BEA, Consolle Magistrato, Consolle Udienza e Consolle PM ha permesso la creazione di un automatismo nell'accettazione dei depositi, senza necessità di intervento del cancelliere. Di conseguenza, il nuovo sistema consente l'associazione automatica del fascicolo di pertinenza.

Sono diversi gli atti accettati automaticamente. Tra questi si menzionano:

  • le memorie istruttorie e di replica e le comparse conclusionali nel processo civile;
  • alcuni atti che il PM deve depositare nella segreteria della procura presso il tribunale dei minorenni;
  • parte degli atti relativi al rito semplificato e dinanzi al giudice di pace;
  • alcuni atti relativi ai procedimenti esecutivi concorsuali e individuali.

L'accettazione automatica resta esclusa per alcuni atti. Si tratta di quei depositi in stato di ERROR, WARNING o FATAL, e quelli per i quali è necessaria la valutazione della cancelleria o di uno specifico intervento in fase di accettazione.

Per quanto riguarda i procedimenti penali, sono previsti diversi tipi di comunicazioni al depositante da parte dei sistemi ministeriali. Per esempio, la dicitura “IN VERIFICA” segnala un'anomalia bloccante; l'atto è stato depositato presso l'ufficio giudiziario destinatario, ma i dati non sono coincidenti. In questo caso, l'accettazione automatica non è possibile e interviene la verifica del personale dell'ufficio.

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