Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
2 maggio 2023
Il Governo approva il Decreto Lavoro

Addio al reddito di cittadinanza, taglio al cuneo fiscale, sussidi per le persone in condizioni di povertà assoluta, incentivi all'occupazione giovanile e nuove regole per i contratti a termine: queste sono solo alcune delle tematiche toccate dal nuovo Decreto Lavoro, a cui si aggiunge l'approvazione di un DDL nella stessa materia e di un decreto legislativo volto a favorire l'inclusione e l'accessibilità ai servizi delle PP.AA. da parte delle persone con disabilità.

di La Redazione

Nella seduta del 1° maggio 2023, il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto atteso Decreto Lavoro. Inoltre, passa il vaglio del Consiglio anche un DDL nella stessa materia e un Decreto Legislativo che integra e corregge il D.Lgs. n. 9/2021 sull'istituzione della Procura europea. Infine, è stata deliberata la prosecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in corso, nonché l'avvio di nuove missioni internazionali per il 2023 che sono EUMAM Ucraina, EUBAM Libia, EUMPM Niger e la missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Burkina Faso.

Decreto Lavoro

Il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri prevede misure urgenti volte all'inclusione sociale e all'accesso al mondo del lavoro, intervenendo sulla riduzione del cuneo fiscale per la parte contributiva nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro lordi annui, promuovendo politiche attive del lavoro, sostenendo i nuclei famigliari ove all'interno vi siano soggetti fragili, minori o anziani e introducendo nuove misure per rafforzare le regole di sicurezza sul lavoro e la tutela contro gli infortuni. Modificate altresì le causali del contratto di lavoro a termine.
Di seguito le principali misure:

1. Misure per la riduzione della pressione fiscale

precisazione

  • Passa dal 2 al 6% l'esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi compresi tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2023 (con esclusione della 13ma mensilità). L'esenzione passa al 7% qualora la retribuzione imponibile non superi l'importo mensile di 1.923 euro;
  • Confermato l'incremento della soglia dei fringe benefit a 3mila euro per il 2023 solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico;
  • Viene estesa ai genitori vedovi la maggiorazione dell'assegno unico già prevista per i nuclei famigliari ove entrambi i genitori sono occupati.

2. Misure di inclusione sociale e lavorativa e incentivi all'occupazione giovanile

precisazione

  • Introdotta dal 1° gennaio 2024 una misura nazionale volta a contrastare la povertà: si tratta di un'integrazione al reddito per i nuclei famigliari che comprendono una persona con disabilità, un minore o un ultra-sessantenne che possiedono determinati requisiti. Il beneficio avrà cadenza mensile, avrà un importo non inferiore a 480euro all'anno esenti da IRPEF e sarà erogato dall'INPS per un periodo massimo di 18 mensilità con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi. A tal fine, il nucleo beneficiario dovrà sottoscrivere un patto di attivazione digitale con onere di presentarsi ogni 3 mesi presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l'impiego per aggiornare la propria posizione. Per i soggetti occupabili (ovvero chi ha un'età compresa tra 18 e 59 anni) non rientranti tra le categorie individuate come “fragili”, il beneficio decade in caso di rifiuto di una proposta di lavoro a tempo pieno o parziale non inferiore al 60% dell'orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi, quando esso sia a tempo indeterminato (su tutto il territorio nazionale) oppure a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista più di 80 km dal domicilio. I datori di lavoro che intendono assumere i beneficiari possono fruire, a certe condizioni, di incentivi in forma di esonero contributivo previdenziale;
  • Per i soggetti con un'età compresa tra i 18 e i 59 anni in condizioni di povertà assoluta e facenti parte di un nucleo famigliare privo dei requisiti per accedere alla suddetta misura, nonché ai componenti di nuclei che percepiscano detto beneficio ma che non siano calcolati nella scala di equivalenza, è riconosciuto un diverso contributo per sostenere un percorso di inserimento lavorativo, tra le quali è compreso anche il servizio civile universale con apposite deroghe. Per beneficiare di tale contributo, gli interessati dovranno registrarsi su un'apposita piattaforma e rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro. Durante la partecipazione ai programmi di formazione, gli interessati riceveranno un contributo pari a 350euro al mese per un massimo di 12 mesi;
  • Allo scopo di incentivare l'occupazione giovanile sono previsti incentivi pari al 60% della retribuzione per 12 mesi in favore dei datori di lavoro che assumono giovani under 30 che non siano inseriti in programmi formativi e registrati nel PON. Tale incentivo è cumulabile con l'esonero contributivo del 100% per un periodo massimo di 36 mesi, nonché con altri incentivi previsti dalle norme vigenti.

3. Misure sui contratti a tempo determinato

precisazione

  • Modificate le causali che possono essere indicate nei contratti di durata compresa tra i 12 e i 24 mesi per consentire un utilizzo più flessibile di tale tipologia di contratto senza abusarne. Tali contratti potranno allora avere durata superiore a 12 mesi ma non eccedente i 24 mesi nei casi previsti dai contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva indicate dalle parti in caso di mancata contrattazione collettiva e in ogni caso entro il 31 dicembre 2024 e per sostituire altri lavoratori.

4. Rafforzamento delle regole sulla sicurezza sul lavoro, della tutela contro gli infortuni e dei controlli ispettivi

precisazione

  • Viene istituito il Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative;
  • Introdotto l'obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi;
  • Estese ai lavoratori autonomi alcune misure di tutela previste nei cantieri;
  • Introdotte disposizioni in materia di condivisione dei dati per il rafforzamento della programmazione dell'attività ispettiva.

DDL Lavoro

Con procedura d'urgenza è stato approvato anche un Disegno di legge in materia di lavoro che concerne sinteticamente le seguenti previsioni:

precisazione

  • Contributo per le assunzioni a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 dicembre 2023 di persone con disabilità per enti e organizzazioni;
  • Eliminati i limiti percentuali relativi alle assunzioni con contratto di apprendistato in regime di somministrazione e quelli quantitativi in caso di somministrazione a tempo indeterminato di specifiche categorie di lavoratori;
  • Sospensione della prestazione di cassa integrazione anche per i rapporti di lavoro di durata pari o inferiore a 6 mesi;
  • Modificata la tempistica del periodo di prova nel rapporto di lavoro a tempo determinato, fissandola a un giorno di effettiva prestazione per ogni 15 giorni di calendario;
  • Rafforzamento degli ATS in vista dell'attuazione dei LEPS e degli interventi previsti dal PNRR;
  • Potenziata la capacità di controllo e di verifica dell'INPS in sede di accertamento di elusioni e di violazioni in ambito contributivo, nonché in sede di riscossione degli importi omessi e di promozione dell'adempimento spontaneo degli obblighi contributivi;
  • Aumentato il numero delle rate previste per il pagamento dei debiti contributivi fino a 60 mesi;
  • Incrementato il Fondo nazionale per le Politiche Migratorie;
  • Modificata la disciplina della ricongiunzione ai fini previdenziali dei periodi assicurativi per lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, allineando il rendimento previsto a quello offerto dal sistema contributivo, pari alla media quinquennale del tasso di crescita del PIL;
  • Modifiche al Codice del Terzo settore per consentire la partecipazione a distanza alle assemblee.

Inclusione e accessibilità: approvato un nuovo Decreto Legislativo

Per garantire uniformità nella tutela dei lavoratori con disabilità e l'accessibilità ai servizi forniti dalle PP.AA. in vista della loro piena inclusione, il Governo ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che mira alla riqualificazione dei servizi pubblici, introducendo un'apposita figura preposta alla programmazione strategica della piena accessibilità delle Amministrazioni da parte delle persone con disabilità. A tale figura spetterà il compito di individuare le modalità e le azioni dirette per la realizzazione di una piena accessibilità alle Amministrazioni da parte degli ultra-sessantacinquenni e dei cittadini con disabilità.

Documenti correlati