Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 132 del 17 maggio 2023 è stata pubblicata la direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità retributiva tra uomo e donna per uno stesso lavoro ovvero per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva ed i relativi meccanismi di applicazione.

La direttiva dovrà adesso essere attuata dagli Stati membri entro il 7 giugno 2026 e si applicherà a tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, nei confronti di tutti i lavoratori e anche per i candidati ad un impiego.
In tale ottica, gli Stati membri avranno il compito di adottare un sistema retributivo che assicuri la parità retributiva attraverso sistemi di valutazione e di classificazione professionale neutri, escludendo discriminazioni retributive fondate sul genere.
Inoltre, la direttiva stabilisce che i datori di lavoro dovranno rendere accessibili ai lavoratori i criteri usati per determinare la retribuzione e i livelli retributivi e, per i datori di lavoro con più di 50 lavoratori, anche la progressione economica.
In tale contesto si inserisce il diritto di informazione del lavoratore, il quale potrà chiedere e ricevere le informazioni concernenti i livelli retributivi medi (suddivisi per sesso) delle categorie di lavoratori che svolgono il medesimo lavoro ovvero di pari valore.
Appositi mezzi di tutela e un impianto sanzionatorio dovranno poi essere previsti in relazione alle violazioni dei diritti legati al principio della parità di genere.

Trasparenza retributiva è prevista anche in sede di selezione dei candidati a un impiego, i quali avranno il diritto di ricevere informazioni sulla paga iniziale e sulla fascia da attribuire alla posizione fin da subito. Il datore di lavoro, dal canto suo, non potrà chiedere informazioni sulle retribuzioni percepite nei precedenti contratti di lavoro.
Anche in tal caso, le procedure di assunzione dovranno svolgersi in modo non discriminatorio.