Dal Collegio di Garanzia dello Sport arriva la relazione sull'attività del 2023 che individua, attraverso un sguardo sulle pronunce, gli indirizzi e gli orientamenti giurisprudenziali che appaiono maggiormente significativi.
Il Collegio di Garanzia del CONI, nella figura della sua Presidente Gabriella Palmieri, ha redatto la
relazione sull'
attività del 2023 che individua, attraverso uno
sguardo sulle pronunce, le
linee di tendenza che si sono manifestate nelle domande e nelle risposte di
giustizia sportiva. Il documento, in pratica, offre i dati complessivi concernenti l'attività svolta dall'autorità giurisdizionale, allo scopo di rilevare gli indirizzi e gli orientamenti che appaiono maggiormente significativi.
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«Il Collegio di Garanzia è in costante perfezionamento dei “rimedi”, con un notevole impegno organizzativo, basato su di una attenta disamina dei ricorsi, che oggi i suoi componenti fanno con l'ausilio delle professionalità messe a sua disposizione, in modo da cogliere subito le questioni giuridiche poste, la similitudine con altri ricorsi, la sussistenza di precedenti e una serie di altri fattori» - Presidente Gabriella Palmieri.
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Interessante, è innanzitutto valutare i dati da un punto meramente statistico: nel corso del 2023, si sono celebrate n. 71 udienze in sede giustiziale, n. 2 camere di consiglio in sede consultiva e n. 24 udienze in sede arbitrale, per un totale di 97 riunioni complessive.
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Il numero dei ricorsi depositati nel 2023 è in aumento rispetto all'anno passato ed in linea con il trend riscontrato tra il il 2017 e il 2021, anno, quest'ultimo, in cui si è registrato il maggior numero di ricorsi presentati al Collegio di Garanzia dalla sua istituzione (n. 134).
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Per quanto riguarda poi il contenuto della relazione, vengono osservati i singoli casi, anche nella loro prospettiva, e per ognuno di questi viene resa una massima. Attraverso ciò, è possibile ricostruire la dinamica complessiva delle vicende relative alla giustizia sportiva nell'anno trascorso, traendo indicazioni, in qualche caso, significative anche dell'andamento complessivo delle istanze nei vari ordinamenti federali, professionistici o dilettantistici.
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La vicenda più importante dell'anno giudiziario è stata, probabilmente, quella relativo al caso Juventus.
Le Sezioni Unite, in questo caso, hanno affermato:
- «l'applicabilità alle società calcistiche professionistiche dei principi contabili nazionali ed internazionali;
- la rilevanza disciplinare delle plusvalenze c.d. fittizie;
- la necessità per le società sportive di dotarsi di un Modello ex D.lgs. n. 231/2001 in compliance con la propria struttura societaria (..);
- che per tutte le attività del Dirigente preposto è applicabile - ai sensi e per gli effetti dell'art. 154-bis TUF, comma sesto - il regime di responsabilità degli amministratori della società;
- (..) la portata dell'obbligo di agire informato per gli amministratori privi di delega».
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