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22 ottobre 2024
Via libera dall’Esecutivo al DL sui migranti: 19 Paesi sicuri nella nuova lista
Oltre al Decreto sui migranti, che aggiorna l'elenco dei Paesi di origine sicuri per semplificare le procedure di protezione internazionale, il Consiglio dei Ministri ha approvato modifiche al Codice dei Contratti Pubblici per migliorare trasparenza ed efficienza negli appalti e ha introdotto il Codice degli incentivi per semplificare il sostegno alle imprese.
di La Redazione
Nella seduta di lunedì 21 ottobre 2024 si è tenuto il Consiglio dei Ministri n. 101, sotto la presidenza del Premier Giorgia Meloni.
Nello specifico, il Consiglio si è occupato di affrontare le seguenti tematiche.
Decreto Legge sui migranti
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge sui migranti.
Il Decreto introduce disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale. In particolare, il testo aggiorna l'elenco dei cosiddetti “Paesi di origine sicuri”, in linea con quanto fatto da altri Paesi europei. 
I Paesi inseriti nell'elenco sono: 
  • Albania;
  • Algeria;
  • Bangladesh;
  • Bosnia-Erzegovina;
  • Capo Verde;
  • Costa d'Avorio;
  • Egitto;
  • Gambia;
  • Georgia;
  • Ghana;
  • Kosovo;
  • Macedonia del Nord;
  • Marocco;
  • Montenegro;
  • Perù;
  • Senegal;
  • Serbia;
  • Sri Lanka;
  • Tunisia.
Codice dei Contratti Pubblici
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Premier Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un Decreto Legislativo che introduce modifiche al Codice dei Contratti Pubblici, con l'obiettivo di semplificare e razionalizzare la normativa esistente, risolvendo criticità emerse nell'applicazione del Codice e rispettando alcuni obiettivi del PNRR.
Tra le principali novità si segnalano: 
  • equo compenso: si prevedono chiarimenti sull'applicabilità della legge sull'equo compenso nei contratti pubblici, con criteri per l'affidamento dei servizi di ingegneria e architettura. Viene garantito un equilibrio tra qualità e prezzo delle offerte, e introdotta la possibilità di escludere automaticamente le offerte non coerenti con l'equo compenso;
  • tutele lavorative: vengono introdotti nuovi criteri per l'individualizzazione del contratto collettivo applicabile ai dipendenti impiegati negli appalti pubblici e concessioni;
  • digitalizzazione: si promuovono modifiche che accelerare l'uso del fascicolo virtuale dell'operatore economico e l'adozione di strumenti di gestione digitale (BIM) per appalti oltre i 2 milioni di euro dal 2025;
  • revisione prezzi: si introducono nuove modalità per adeguare i prezzi contrattuali alle variazioni di mercato;
  • qualificazione delle stazioni appaltanti: si prevedono nuove regole per migliorare l'efficienza delle stazioni appaltanti e monitorare la tempistica delle procedure di affidamento;
  • consorzi: modifica alla disciplina dei consorzi, consentendo loro di utilizzare i requisiti delle consorziate per partecipare agli appalti, e vietando la partecipazione a un più di un consorzio stabile;
  • tutela delle PMI: vengono introdotte misure per facilitare l'accesso delle micro, piccole e medie imprese ai contratti pubblici, con particolare attenzione alla suddivisione in lotti e al subappalto;
  • esecuzione dei contratti: modifiche alle regole sui premi e penali legati ai tempi di esecuzione delle opere;
  • partenariato pubblico privato (PPP): viene riformulata la disciplina della finanza di progetto, distinguendo tra iniziative pubbliche e private e garantendo maggiore trasparenza e competitività nelle proposte. 
Queste modifiche puntano a migliorare l'efficienza e la trasparenza nelle procedure di appalto pubblico, contribuendo al raggiungimento delle milestone previste dal PNRR.
Codice degli incentivi
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy, ha approvato in esame preliminare un Decreto Legislativo che introduce il Codice degli incentivi, in attuazione della L. n. 160/2023. Questo testo mira a riordinare l'offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali e semplificando le procedure e gli strumenti tecnici relativi agli incentivi. 
L'obiettivo è creare un sistema di regole completo e organico, superando la frammentazione attuale. La Commissione UE ha sostenuto questa riforma, includendola nella revisione del PNRR e nel capitolo dedicato al programma Re-Power Eu, considerandola una possibile best practice a livello europeo.
Il Decreto copre tutte le fasi del cosiddetto “ciclo di vita dell'incentivo”, che include la programmazione, progettazione, attuazione, pubblicità e valutazione dei risultati. Uno dei punti centrali è il potenziamento degli strumenti digitali, come il “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it” entrambi gestiti dal Ministero delle imprese e del Made in Italy.
Inoltre, il testo prevede la standardizzazione e razionalizzazione dei processi di utilizzo e richiesta degli incentivi, introducendo un “bando tipo” per uniformare i bandi delle amministrazioni competenti. 
Viene istituito anche un “Tavolo permanente degli incentivi” presso il Ministero, come luogo di confronto tra Stato, Regioni e Provincie autonoma per coordinare le attività di programmazione degli incentivi pubblici. Il Decreto prevede infine una serie di cause di esclusione d'accesso alle agevolazioni, come violazione delle norme sui contributi previdenziali, interdizioni legate alla documentazione antimafia e mancate assicurazioni per danni da calamità naturali. 
Attuazione del PNRR
Il Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri introduce misure urgenti per garantire il raggiungimento degli obbiettivi del PNRR entro il 31 dicembre
Le principali disposizioni riguardano:
  • contrasto al lavoro sommerso;
  • interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale del settore moda;
  • misure per il Fondo unico per il pluralismo e l'innovazione digitale dell'informazione e dell'editoria;
  • misure per reclutare personale docente;
  • misure riguardanti il Consiglio universitario nazionale;
  • misure per velocizzare gli interventi strategici in materia di alloggi e residenze universitarie;
  • interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano.
Procedure istruttorie dell’Antitrust
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce modifiche al decreto del Presidente della Repubblica n. 217/1998, concernente regolamento recante norme in materia di procedure istruttorie di competenza dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Il testo ha l'obiettivo di implementarne gli strumenti di indagine e decisionali, adeguandoli alle modifiche apportate alla Legge antitrust dall'art. 1, D.Lgs. n. 185/2021, di recepimento della direttiva UE 2019/1, che conferisce alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri più efficaci.
Aggiornamenti

attenzione

Si segnalano le seguenti pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale:
  • in G.U. n. 249/2024, il Decreto Legge 23 ottobre 2024, n. 158 recante «Disposizioni urgenti in materia di procedure per il riconoscimento della protezione internazionale»;
  • in G.U. n. 253/2024, il Decreto Legge 28 ottobre 2024, n. 160 recante «Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
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