Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
29 ottobre 2024
Attuazione del PNRR, il decreto è in Gazzetta: gli ISAC al via dal 2026

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 160/2024 che prevede, tra le altre cose, una serie di disposizioni urgenti in materia di lavoro, tra cui l’operatività degli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC) per i datori di lavoro a partire dal 2026.

di La Redazione

È in vigore il D.L. n. 160/2024 (G.U. n. 253/2024) recante «Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Di particolare interesse è il Capo I che introduce una serie di disposizioni in materia di lavoro che sono utili a contrastare il lavoro sommerso, a fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti nel settore della moda e a rafforzare l'assolvimento degli obblighi contributivi attraverso l'introduzione degli ISAC. Vediamo di seguito le misure nel dettaglio.

Contrasto al lavoro sommerso

Il comma 8 dell'art. 1 va a riscrivere il medesimo comma dell'art. 29 D.L. n. 19/2024 (c.d. decreto PNRR), stabilendo che dopo il rilascio dell'attestato di conformità INL e per i 12 mesi successivi alla data di iscrizione nella Lista di conformità INL, il datore di lavoro si considera a basso rischio di irregolarità e quindi l'Ispettorato, nell'orientare la propria attività di controllo, puònon procedere ad altre verifiche nelle materie oggetto dell'accertamento che ha determinato l'iscrizione nella lista di conformità INL, fatte salve le verifiche in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, le eventuali richieste di intervento e le attività di indagine disposte dalla Procura.

ISAC dal 2026

Dal 1° gennaio 2026, per i soggetti che esercitano attività di impresa, arti o professioni ai sensi dell'art. 9-bis, comma 1, D.L. n. 50/2017, convertito con modificazioni in L. n. 96/2017, sono introdotti gli Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC) con l'obiettivo di promuovere il rispetto degli obblighi in materia contributiva.
Si partirà da due settori: hotellerie e grande distribuzione, presumendo che essi siano quelli maggiormente a rischio di evasione ed elusione contributiva, mentre entro il 31 agosto 2026 si assisterà alla graduale estensione ad almeno altri 6 settori a rischio.
L'introduzione dello strumento era già stata prevista dalla Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso per il triennio 2023-2025, anche se l'applicazione è prevista solo a decorrere dal 2026, e prende spunto dalla disciplina degli ISA con lo scopo di verificare la congruità aziendale in reazione agli obblighi contributivi.
Entro il 31 dicembre 2025 è prevista invece l'adozione di un decreto contenente le misure di premialità e l'esclusione dell'applicabilità degli ISAC per determinate categorie di contribuenti.

Accesso al PNS

Si tratta del Portale Nazionale del Sommerso (PNS) che prevede adesso l’accessibilità anche per le PP.AA. e per gli enti che erogano/gestiscono fondi pubblici per finalità di verifica nelle attività di propria competenza.

80,7 milioni di euro contro la crisi occupazionale nel settore della moda

È prevista una integrazione al reddito per i dipendenti di datori di lavoro con forza occupante media fino a 15 dipendenti nei 6 mesi precedenti che operano nel settore tessile, abbigliamento e calzaturiero.
La misura è riconosciuta dall’INPS per un massimo di 10 settimane in misura pari all’80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore non effettuate, mentre l’erogazione spetta direttamente al datore di lavoro, fatta salva espressa richiesta di quest’ultimo all’INPS di erogazione diretta ai lavoratori.

Documenti correlati