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17 febbraio 2025
La FIGC modifica le norme federali sull'apprendistato per i “giovani di serie”
Rimosso il diritto per le società calcistiche di imporre ai “giovani di serie” un contratto di apprendistato professionalizzante senza un'espressa manifestazione di volontà da parte del calciatore. Si conclude così positivamente la moral suasion avviata dall'AGCM nei confronti della Federazione.
di La Redazione
Si conclude in maniera positiva la moral suasion avviata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti della FIGC, avente ad oggetto una disposizione delle NOIF riguardante la stipula dei contratti di apprendistato per i calciatori “giovani di serie".
Il 31 maggio 2024 la Federazione, con C.U. n. 233/A, aveva apportato una modifica agli articoli 33 e 99 delle NOIF, che reintroduceva un vincolo di durata ultra-biennale per i calciatori “giovani di serie”. Nello specifico, era previsto, in aggiunta al vincolo di durata biennale ammesso dalla normativa vigente, il diritto per le società calcistiche di stipulare, a prescindere dalla volontà dei giocatori, un contratto di apprendistato professionalizzante della durata massima di tre anni.
A seguito dei rilievi espressi dall'Autorità nel corso delle diverse audizioni svolte con la Federazione, le Leghe Professionistiche e l'AIC, la FIGC ha modificato la regolamentazione in questione. La nuova versione delle NOIF, approvata con C.U. n. 159/A del 31 gennaio 2025, subordina la stipula del contratto di apprendistato professionalizzante a una espressa manifestazione di volontà da parte del calciatore, senza la quale, alla scadenza del vincolo sportivo così come ammesso dalla normativa vigente, il giocatore è libero di scegliere presso quale sodalizio sportivo proseguire il proprio percorso sportivo.
Disposizione, questa, che entrerà in vigore il 1° luglio 2025; da tale data quindi le società calcistiche non avranno più il diritto di imporre unilateralmente il contratto precedente.
Disposizione, questa, che entrerà in vigore il 1° luglio 2025; da tale data quindi le società calcistiche non avranno più il diritto di imporre unilateralmente il contratto precedente.
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