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16 settembre 2024
Penale e processo
Annullata per incompetenza la sentenza di condanna nel processo "Ambiente svenduto" sull'ex Ilva di Taranto. Processo da rifare
La Corte di Assise di Appello di Taranto, con dispositivo letto all'udienza del 13 settembre 2024 e le cui motivazioni sono riservate, ha annullato la sentenza del 31 maggio 2021, con cui la Corte di Assise di Taranto aveva emesso 26 condanne nei confronti di dirigenti della fabbrica ex Ilva, manager e politici, per circa 270 anni di carcere, disponendo sia la confisca degli impianti dell'area a caldo che la confisca per equivalente dell'illecito profitto asseritamente conseguito dalle tre società “imputate” ex D.Lgs. n. 231/2001 per una somma di 2,1 miliardi di euro. Il richiamo all'art. 11 c.p.p. e la trasmissione degli atti al PM presso il Tribunale di Potenza rendono palese che la ragione dell'annullamento consista nel ritenere che il procedimento riguardi (anche) magistrati del locale distretto, con conseguente deroga ai normali criteri di determinazione della competenza territoriale.
di Avv. Francesco Paolo Garzone
Il caso

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Lo stabilimento “ex Ilva” di Taranto costituisce la più grande impresa siderurgica d'Europa, giungendo ad occupare – nei periodi di maggior produttività – circa diecimila dipendenti. 

La cosiddetta area a caldo di questo...

Il diritto

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Impugnata la sentenza di primo grado da tutti gli imputati e le società condannate, il giudizio si svolgeva innanzi alla Corte di Assise di...

La lente dell'autore

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Per la giurisprudenza di legittimità: «In tema di competenza per i procedimenti riguardanti i magistrati, la deroga alle regole ordinarie opera, nel caso il magistrato...

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