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14 aprile 2023 N. 66 - Antiriciclaggio e antiterrorismo
Diffusa dall’UIF presso Banca d’Italia la rendicontazione annuale: aumento delle segnalazioni antiriciclaggio nel corso del 2022 rispetto all’anno precedente
Lo scorso 30 marzo l'UIF – Unità di Informazione Finanziaria - ha reso noti i dati statistici riferiti al secondo semestre 2022 e di conseguenza dell'intero anno appena trascorso, attraverso la pubblicazione del previsto “Quaderno dell'Antiriciclaggio”.
di Laura Ronco, Giuseppe Sciarretta
Il numero delle segnalazioni sospette ricevute dalla UIF nel periodo in esame è stato pari a 81.228, e risulta in aumento del 17 per cento rispetto al corrispondente semestre dell'anno precedente. Nel complesso il numero delle SOS inviate all'ufficio di Banca d'Italia nell'anno 2022 è cresciuto dell'11,4 per cento rispetto al precedente anno.

A trainare l'incremento sono soprattutto i soggetti obbligati rientranti nella categoria " Banche e Poste” che, confermandosi ancora una volta tra i principali segnalatori, inviano il 56,5 per cento del totale delle segnalazioni, subito dopo gli Istituti di moneta elettronica (IMEL) a cui sono riconducibili il 16,4 per cento delle segnalazioni del secondo semestre 2022.

Nessuna novità neanche in merito alla collaborazione attiva dei professionisti, con la conferma dei Notai quale prima categoria professionale per numero di segnalazioni, pari a 2.960 segnalazioni, sul totale delle 3.114 SOS inviate dalla categoria dei professionisti nel secondo semestre 2022.

Significativo anche l'incremento delle segnalazioni trasmesse alla UIF dagli operatori non finanziari, il cui numero è passato da 1.576 nel secondo semestre 2021 a 2.499 nel secondo semestre 2022. Il merito è da attribuirsi in particolare ai soggetti in attività di custodia e trasporto valori e agli operatori in valuta virtuale.

D'altro canto, ancora inadeguato appare l'apporto fornito dalla Pubblica Amministrazione: nonostante il numero delle SOS tra il secondo semestre 2021 e il corrispondente arco temporale nel 2022 sia nei fatti raddoppiato, passando da 46 a 110 segnalazioni, non si può fare a meno di osservare che sul totale delle 81.228 segnalazioni ricevute da UIF nel secondo semestre 2022, solo lo 0,1 per cento è riconducibile alla P.A. .

L'insufficiente collaborazione attiva del settore pubblico a contrasto dei fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo attraverso lo strumento delle SOS è stata messa in evidenza dal Comitato di Sicurezza Finanziaria già nel 2014 all'interno dell'“Analisi nazionale dei rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo”, dove è evidenziato quanto il settore pubblico non ha in generale consapevolezza di un proprio possibile ruolo in questo ambito. 

Alla luce degli attuali numeri, tale vulnerabilità riveste maggiore rilevanza se si pensa alla rilevanza del fenomeno della corruzione, ovvero alla presenza di ambiti fortemente appetibili per la criminalità come il settore degli appalti pubblici o dei finanziamenti comunitari (leggasi PNRR).

Proprio la prima newsletter del 2022 dell'UIF è stata dedicata al settore pubblico, e all'allarme scarsa collaborazione antiriciclaggio in un momento ove la stessa ricoprì un ruolo di rilievo con l'avvio della fase operativa del PNRR, della cui attuazione le PA saranno elemento cardine. La ripartizione territoriale delle segnalazioni, vede tra le regioni che hanno contribuito in misura maggiore all'incremento del numero delle SOS trasmesse a UIF: la Lombardia, la Campania, il Lazio e la Puglia.

Altro dato importante, soprattutto in riferimento ai presidi organizzativi costruiti dai soggetti obbligati, è l'input del sospetto, che conduce il soggetto obbligato a inviare la segnalazione; la SOS si origina per il 32,9 per cento dei casi dalla rilevazione di sistemi automatici, per il 29,2 per cento da controlli effettuati dalle strutture centrali e per il 22,7 per cento dalla rilevazione effettuata allo sportello.

Ultimi due dati rilevanti ai fini statici sono: la principale forma tecnica delle operazioni segnalate e i tempi medi di inoltro della SOS.

Nel primo caso troviamo tra le forme più utilizzate: i bonifici nazionali (33,6%), seguiti dall'utilizzo di carte di pagamento e moneta elettronica (31,3%) e, in ultimo, da disposizioni di trasferimento - money transfer (16,6%).

In riferimento ai tempi medi di inoltro delle segnalazioni, questi oscillano dai dieci giorni dei professionisti (i più virtuosi sono i notai, con nove giorni), ai trentaquattro della categoria Banche e Poste, fino agli ottantasei giorni dei Prestatori di servizi di gioco.
La segnalazione di operazione sospetta e il ruolo della UIF
Ma cosa si intende per Segnalazione di operazione sospetta? Nell'ambito della collaborazione attiva in tema di prevenzione e contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, la SOS è lo strumento con il quale i soggetti obbligati, ai sensi dell'art. 35 del Decreto legislativo n. 231 del 2007, informano la UIF delle operazioni non trasparenti di cui vengono a conoscenza.

La segnalazione non è una denuncia, bensì una segnalazione da parte di una categoria di soggetti elencati nell'art. 3 della normativa antiriciclaggio.

In particolare, i c.d. “soggetti obbligati” trasmettono una segnalazione di operazione sospetta quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa.

Una volta ricevuta la segnalazione, l'Unità di Informazione Finanziaria effettua una prima valutazione di attendibilità e, se ritenuta meritevole di approfondimento, instaura il processo di approfondimento finanziario di competenza, delegando gli sviluppi investigativi agli organismi competenti: la Direzione Investigativa Antimafia e il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza.

Nel secondo semestre del 2022 la UIF ha nel complesso analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 80.754 segnalazioni, con un incremento del 15,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Tra i diversi compiti, inoltre, l'Unità ha il potere di sospendere operazioni sospette per un massimo di cinque giorni lavorativi, emanando un provvedimento di sospensione, in stretto coordinamento con le autorità inquirenti.

In merito a tale adempimento, nel secondo semestre 2022, su un totale di novantacinque istanze valutate ai fini della sospensione, la UIF ha adottato tredici provvedimenti di sospensione, per un importo totale di 105,3 milioni di euro, con la specifica che tale importo è in gran parte imputabile a un'unica operazione sospesa, relativa a una disposizione di trasferimento di quote obbligazionarie.

In conclusione, va rappresentato come il continuo aumento del numero di segnalazioni di operazioni sospette inviate alla UIF nell'ultimo triennio (113.187 nel 2020, 139.524 nel 2021, 155.426 nel 2022), testimoni la sempre crescente importanza attribuita dai soggetti obbligati a tale strumento, nell'ottica di prevenzione e contrasto dell'uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
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