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9 novembre 2022
Ergastolo ostativo e benefici penitenziari: la Consulta restituisce gli atti alla Cassazione

La decisione della Consulta di restituire gli atti alla Corte di Cassazione è riconducibile all'entrata in vigore del D.L. n. 162/2022, il quale incide direttamente sulle norme oggetto del giudizio di legittimità costituzionale.

La Redazione

Dopo i due rinvii disposti con le ordinanze n. 97/2021 e n. 122/2022 allo scopo di consentire al Legislatore di avere a disposizione il tempo necessario per intervenire in materia di ergastolo ostativo, l'8 novembre la Corte costituzionale ha nuovamente esaminato le questioni di legittimità sulle disposizioni che non consentono al condannato all'ergastolo per delitti di stampo mafioso che non abbia collaborato con la giustizia di beneficiare della liberazione condizionale, pur avendo scontato la quota di pena prevista ed essendo presenti elementi sintomatici del suo ravvedimento.

Ebbene, la Consulta ha deciso di restituire gli atti alla Corte di Cassazione per via dell'entrata in vigore del D.L. n. 162/2022, il quale contiene, tra le altre cose, disposizioni che incidono immediatamente e direttamente sulle norme oggetto del giudizio di legittimità costituzionale. Esse, infatti, trasformano da assoluta in relativa la presunzione di pericolosità che osta alla concessione dei benefici e delle misure alternative in favore di tutti i condannati per i reati c.d. “ostativi” che non abbiano collaborato con la giustizia, i quali sono ora ammessi a chiedere i benefici penitenziari, anche se in presenza di nuove e stringenti condizioni che si differenziano a seconda dei reati di cui si tratta.

Spetterà, dunque, al giudice a quo verificare gli effetti del Decreto sopravvenuto circa la rilevanza delle questioni sollevate, oltre a procedere ad una nuova valutazione della loro non manifesta infondatezza.

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