Il provvedimento recante i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023.
L'AgID, d'intesa con ANAC e il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, con determinazione n. 137 del 2023, ha recentemente adottato il provvedimento contenente i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale, come previsto dall'art. 26 del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. n. 36/2023).
Il provvedimento sarà presentato nella giornata di oggi nel corso di un evento aperto a tutti i soggetti interessati.
La digitalizzazione degli appalti pubblici è parte fondamentale del processo di trasformazione digitale della PA, come prevede il Piano Triennale per l'informativa nella PA, e contribuisce a
- snellire e accelerare le procedure di acquisto delle amministrazioni
- allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato
- rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente
Si tratta di un passaggio che costituisce logica prosecuzione dell'ufficiale riconoscimento dei “principi e diritti digitali” individuati all'art. 19 del nuovo Codice:
- assicurare la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti
- garantire l'esercizio dei diritti di
cittadinanza digitale - garantire il rispetto della neutralità tecnologica e della trasparenza
- garantire l'osservanza dei profili di privacy e sicurezza informatica
Come precisa la stessa Agenzia per l'Italia digitale, «il documento contenente le Regole tecniche di e-procurement è il risultato dei numerosi confronti organizzati dall'Agenzia nell'ultimo anno», scaturiti da una consultazione permanente del mercato, avviata già nell'aprile del 2022 «con la precedente normativa e proseguita nell'ambito del nuovo Codice appalti, che ha consentito di coinvolgere tutti gli attori dell'ecosistema dell'e-procurement».
Il Direttore Generale di AgID, Mario Nobile, ha evidenziato che si è trattato di «Un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra con il Dipartimento della trasformazione digitale e ANAC e ai preziosi contributi pervenuti dagli operatori del settore. L'ampia partecipazione registrata durante questo percorso dimostra che abbiamo un mercato vivo e un tessuto produttivo in grado di rispondere alle esigenze del Paese, ricco di competenze, presenti prevalentemente sul territorio nazionale. Il nostro sistema di appalti è tra i più digitalizzati d'Europa ma proprio per questo è necessario aggiornare la sua regolamentazione tecnica. Quando si definiscono le regole è fondamentale avere contezza del quadro d'insieme dell'ecosistema e soprattutto delle sue evoluzioni future. Naturalmente, questo percorso non si conclude qui; AgID si impegna a supportare e accompagnare i produttori e i gestori di piattaforme nel processo di adeguamento alle regole che abbiamo definito».