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20 dicembre 2023
ANAC e Mit insieme in vista dell’avvio del processo di digitalizzazione degli appalti

La comunicazione è necessaria per individuare le attività che devono essere realizzate in via preliminare per poter operare in modalità digitale, oltre che per precisare gli aspetti di natura applicativa in relazione al passaggio ai nuovi sistemi.

La Redazione

Come ormai noto, a decorrere dal 1° gennaio 2024 si darà il via alla digitalizzazione integrale del ciclo degli appalti, come prevede il Codice degli appalti e gli impegni presi con il PNRR. Allo scopo di garantire alle stazioni appaltanti e agli operatori economici l'esaustività delle indicazioni sull'intero ciclo di vita dei contratti pubblici, giungono le indicazioni congiunte di ANAC e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (delibera ANAC, d'intesa con il Mit, n. 582/2023).

A partire dal nuovo anno verranno meno infatti i regimi transitori di pubblicità legale nei contratti pubblici, oltre alle attività concernenti il ciclo di vita dei medesimi che rientrano nell'ecosistema dell'approvvigionamento digitale. La nuova disciplina prevede poi l'utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate da parte delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza qualificate, anche con riserva. Dal 1° gennaio saranno infatti disponibili sulla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici di ANAC i servizi e le informazioni utili allo svolgimento delle fasi del ciclo di vita dei contratti pubblici.
Per agevolare il passaggio al nuovo sistema, poi, il 31 dicembre 2023 saranno modificate le condizioni di utilizzo del Simog e sarà dismesso il servizio SmartCIG.
Si ricorda infine che il processo di digitalizzazione richiede alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti la necessità di modificare le modalità di svolgimento delle procedure di gara, imponendo loro l'uso di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate e interoperabili.

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