In ossequio alla nuova decisione della Banca Centrale Europea del 27 luglio 2023 di innalzare di 25 punti base il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema a partire dal 2 agosto, INAIL e INPS si adeguano al rialzo che porta detto tasso di interesse al 4,25%.
La variazione incide sul tasso di dilazione e di differimento applicato agli importi dovuti a titolo di contribuzione agli Enti che gestiscono forme di previdenza e assistenza obbligatorie, sulla rateazione dei debiti, sui premi assicurativi e sulla misura delle sanzioni civili.

Del nuovo innalzamento del tasso se ne occupa l'INPS con la circolare n. 71 del 31 luglio 2023, e l'INAIL con la circolare n. 37 della stessa data.

Nello specifico, il tasso d'interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti per i contributi è ora pari al 10,25% annuo e si applica alle rateazioni presentate dal 2 agosto 2023, non subendo alcuna variazione i piani di ammortamento già emessi e notificati in base al tasso precedente. Lo stesso tasso di interesse è previsto con riferimento all'autorizzazione al differimento del termine di versamento dei contributi, che sarà applicato dalla contribuzione relativa al mese di luglio 2023.
In relazione al mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, la sanzione civile sarà pari al 9,75% in ragione d'anno, così come in caso di denuncia della situazione debitoria effettuata spontaneamente. La stessa misura del 9,75% annuo è prevista in caso di mancato o ritardato pagamento di premi o contributi che derivano da incertezze oggettive collegate a orientamenti giurisprudenziali contrastanti.
Le sanzioni restano ridotte in caso di procedure concorsuali.
Per quanto riguarda, infine, i premi assicurativi, non cambia nulla per le rateazioni in corso, ma per i piani di ammortamento relativi alle istanze presentate dal 2 agosto 2023 si applica il tasso di interesse pari al 10,25%.