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Con l'entrata in vigore, il 16 settembre 2022, della Legge n. 130 del 2022, recante disposizioni in materia di giustizia e di processo tributari, è stato conseguito l'obiettivo posto dal PNRR di attuare una completa riforma delle commissioni tributarie di primo e secondo grado entro la fine del 2022. La |
Assunzioni | Il piano originario prevedeva l'immissione in servizio di 100 unità nell'anno 2023 e di 68 unità negli anni successivi, dal 2024 al 2030. Il nuovo piano, fermo restando il numero complessivo dei magistrati da assumere, stabilisce una diversa programmazione delle immissioni in servizio e delle relative tempistiche. In particolare:
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Procedure di selezione | Il Legislatore ha inteso riformare parzialmente la disciplina delle prove concorsuali. Più nel dettaglio:
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Domanda di partecipazione | La domanda di partecipazione dal concorso medesimo debba essere presentata al Ministero dell'economia e delle finanze esclusivamente in modalità telematica. Il candidato che presenta domanda di partecipazione in maniera difforme a quanto stabilito dal bando viene escluso dalle prove con provvedimento adottato dal Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria, che deve essergli comunicato con almeno 30 giorni di anticipo rispetto allo svolgimento della prova scritta. |
Commissione |
I membri passano dagli attuali 10 a 29. In particolare:
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Valutazione elaborati | Modalità di valutazione degli elaborati da parte della commissione qualora il numero di candidati che abbiano terminato le prove scritte superi i 300. In tal caso la procedura precedente all'intervento normativo in esame prevede che:
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Tirocinio | Il Legislatore, infine, interviene in materia di tirocinio dei magistrati tributari, definendo, attraverso l'introduzione di un nuovo comma premissivo, i criteri di nomina a magistrato tributario dei concorrenti dichiarati idonei all'esito del concorso. In particolare, si prevede che la nomina avvenga tramite decreto del Ministro dell'economia e delle finanze nell'ordine stabilito in base al punteggio complessivo riportato nelle prove d'esame e nei limiti dei posti messi a concorso. I concorrenti sono tenuti a presentare gli eventuali titoli di preferenza posseduti, valevoli per la nomina in caso di parità di punteggio, entro il giorno della prova orale, a pena di decadenza. |