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13 dicembre 2023
Appalti pubblici: dal 1° gennaio 2024 saranno in modalità digitale
Uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici è la digitalizzazione degli appalti pubblici, prevista anche tra i principali obiettivi del PNRR. L'ANAC sta lavorando per dotare l'Italia delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento delle procedure d'appalto in modalità digitale, prevista per il 1° gennaio 2024.
La Redazione
La digitalizzazione degli appalti pubblici costituisce uno dei pilastri del nuovo Codice dei contratti pubblici ed è prevista anche tra i principali obiettivi del PNRR.
Questa novità è di estrema rilevanza in quanto Costituisce una modernizzazione dell'Italia e di crescita a livello europeo.
Attualmente, l'ANAC sta lavorando per dotare l'Italia delle infrastrutture necessarie per lo svolgimento delle procedure d'appalto in modalità digitale, fissato per il 1° gennaio 2024.
La digitalizzazione degli appalti pubblici significa superare definitivamente non solo l'era della carta nelle gare pubbliche e negli appalti, ma andare oltre l'idea stessa della gara pubblica come predisposizione di documenti, passaggi burocratici, notifiche che nel tempo hanno rallentato e a volte bloccato l'esecuzione di opere e l'acquisto di beni e servizi.
Con la digitalizzazione le PP.AA. e le imprese entrano in una dimensione digitale e immateriale di tutte le fasi del processo d'acquisto.
In questo modo non ci saranno più documenti ma interoperabilità fra piattaforme “certificate”.
Il nuovo Codice dei contratti lo definisce «Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)».
Le PP.AA. potranno acquistare dal mercato le risorse utili al funzionamento, mantenimento e sviluppo delle proprie attività istituzionali mediante l'interconnessione con banche dati e sistemi telematici, semplificando l'intero processo, velocizzandolo e rendendolo meno costoso e più efficace.
L'ANAC, mediante la propria Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici, rende disponibili i servizi e le informazioni necessarie allo svolgimento delle fasi dell'intero ciclo di vita dei contratti pubblici. Tra questi la Piattaforma contratti pubblici (PCP), la Piattaforma per la pubblicità legale degli atti, il Fascicolo Virtuale dell'Operatore Economico (FVOE).
La principale novità che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 riguarda la gestione delle gare pubbliche, per le quali diventa obbligatorio l'utilizzo di piattaforme digitali “certificate”.
Pertanto, tutte le PP.AA. non dotate di una propria piattaforma di approvvigionamento digitale, dovranno utilizzare piattaforme “certificate” messe a disposizione da altri soggetti per tutte le fasi del ciclo di vita dei contratti, compresa l'esecuzione.
- procedure di programmazione, progettazione, pubblicazione, affidamento ed esecuzione dei contratti;
- la trasmissione dei dati e documenti alla Banca Dati Anac;
- l'accesso alla documentazione di gara;
- la presentazione del Documento di gara unico europeo;
- la presentazione delle offerte; l'apertura, gestione e conservazione del fascicolo di gara;
- il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie.
Un ulteriore novità, introdotta dall'entrata in vigore delle nuove norme, che avrà impatto sugli operatori economici che parteciperanno alle gare, consiste nel fatto che grazie alla interoperabilità di tutte le componenti del sistema, sarà pienamente operativo il Fascicolo virtuale dell'operatore economico predisposto da ANAC.
Esso consiste in uno strumento per l'accesso alle informazioni riguardanti un operatore economico per la verifica del possesso dei requisiti per la partecipazione agli appalti pubblici e l'assenza di cause di esclusione.
Esso consiste in uno strumento per l'accesso alle informazioni riguardanti un operatore economico per la verifica del possesso dei requisiti per la partecipazione agli appalti pubblici e l'assenza di cause di esclusione.
I dati e i documenti contenuti nel fascicolo, che l'operatore economico può inserire verranno aggiornati automaticamente dagli enti certificatori attraverso l'interoperabilità e potranno essere consultati dalle stazioni appaltanti e riutilizzati in tutte le procedure di affidamento a cui uno stesso operatore economico partecipa.
Infine, un'ulteriore novità riguarda la fase di pubblicazione dei contratti pubblici.
A garantire la pubblicità degli atti di gara sarà l'ANAC, con la sua Banca Dati, mediante la trasmissione delle informazioni all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione Europea.
Gli effetti giuridici degli atti pubblicati decorreranno dalla data di pubblicazione nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
La documentazione di gara sarà resa disponibile mediante le piattaforme digitali e i siti istituzionali delle stazioni appaltanti e rimarrà costantemente accessibile attraverso il collegamento con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici.
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