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9 settembre 2024
La verità putativa opera solo se i fatti reputati lesivi sono stati verificati dal giornalista, che deve provare l'involontarietà dell'errore
La Suprema Corte torna sul tema dell'esercizio del diritto di cronaca con l'ordinanza n. 23915/2024, affermando che il professionista deve accertare l'affidabilità delle fonti e dei fatti riportati per non incorrere in diffamazione a mezzo stampa con conseguente riconoscimento della responsabilità.
di La Redazione
L'esercizio del diritto di cronaca è accompagnato del dovere, da parte del giornalista, di un'attenta verifica dell'attendibilità delle fonti. Lo ha ribadito la Cassazione, con ordinanza n. 23915/2024, dove i giudici di legittimità sono stati chiamati a decidere su una controversia sorta a seguito di un'affermazione riguardante un noto politico, considerata di...
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