Ok dalla Camera al DDL Lavoro: novità in tema di dimissioni volontarie, regime forfetario con contratti misti e conciliazione
Con 158 voti a favore, 121 contrari e 2 astenuti, il DDL Lavoro ha ottenuto il via libera della Camera e prosegue il suo iter verso il Senato.
Il testo del provvedimento, di iniziativa governativa, si compone di 33 articoli che spaziano tra numerosi settori, come il contenzioso in materia contributiva, il rafforzamento delle attività di accertamento delle violazioni in ambito contributivo, i procedimenti di conciliazione, l'ampliamento delle tutele per i liberi professionisti, la somministrazione, le dimissioni di fatto e la malattia dei lavoratori.
Di seguito si segnalano alcuni aspetti significativi:
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- Si introduce la sospensione dei terminidegli adempimenti tributaria favore deiliberi professionisti in caso di ricovero dei figli minori per intervento chirurgico o ricovero d'urgenza per infortunio o malattia grave. Inoltre, in caso di parto o di interruzione di gravidanza avvenuta oltre il terzo mese, l'emendamento prevede che i termini siano sospesi dall'ottavo mese di gestazione e fino al trentesimo giorno successivo al parto o all'interruzione di gravidanza;
- Oggetto di accese discussioni è l'allargamento di fatto delle maglie delle disposizioni in materia di licenziamenti: è prevista infatti la risoluzione del rapporto di lavoro imputabile alla volontà del lavoratore (dimissioni volontarie) in caso di assenza ingiustificata protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo o, in mancanza, per un periodo che oltrepassa i 15 giorni;
- Inoltre, è consentito l'accesso al regime forfetario ai professionisti iscritti ad appositi albi che svolgono attività in favore di datori di lavoro con oltre 200 dipendenti e che siano allo stesso tempo assunti dai medesimi con contratto a tempo indeterminato e part-time tra il 40 e il 50% rispetto all'orario di lavoro previsto dal contratto collettivo applicabile. In tal caso, il contratto di lavoro autonomo deve essere certificato e l'attività non deve sovrapporsi a quella di lavoro subordinato;
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A partire dal 2025, INPS e INAIL potranno consentire il pagamento di debiti per contributi, premi e accessori non affidati agli agenti della riscossione fino a 60 rate mensili;
- Altra novità significativa riguarda la possibilità di svolgere in modalità telematica i procedimenti di conciliazione in materia di lavoro di cui agli artt. 410 e 412-ter c.p.c..
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