Ciò deve essere comprovato dal possesso della relativa certificazione. È questa la novità introdotta nel Codice dei Contratti Pubblici dal D.L. n. 57/2023, in G.U. n. 124/2023, per accelerare l'attuazione del PNRR.
Approda in Gazzetta Ufficiale il
Il Decreto detta all'art. 1 specifiche disposizioni in materia di enti territoriali, mentre all'art. 3 prevede alcune integrazioni alla disciplina in tema di realizzazione di nuova capacità di rigassificazione. La norma che tuttavia desta maggiore interesse è contenuta nell'art. 2 e concerne ulteriori disposizioni per la tempestiva attuazione del PNRR.
La disposizione sostituisce nello specifico il quinto e il sesto periodo dell'art. 108, comma 7, D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) e punta alla promozione della parità di genere, stabilendo che le stazioni appaltanti dovranno prevedere all'interno dei bandi di gara, degli avvisi e degli inviti, l'attribuzione del maggior punteggio alle imprese che adottano politiche volte al raggiungimento della parità di genere, comprovata dal possesso della relativa certificazione.
Il testo della disposizione recita così:
|
«Al fine di promuovere la parità di genere, le stazioni appaltanti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, il maggior punteggio da attribuire alle imprese per l'adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere comprovata dal possesso della certificazione della parità di genere di cui all'articolo 46-bis del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198». |