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24 ottobre 2024
Ok definitivo del Parlamento alla proposta di legge sulla promozione di start-up e PMI innovative
La Camera ha dato il via libera al testo approvato con modifiche dal Senato. Si interviene sulle agevolazioni fiscali e sui finanziamenti nonché sui requisiti di capitale delle società di investimento semplice.
di La Redazione
La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge, presentata nel 2022, sulla promozione e sviluppo di start-up e PMI innovative, attraverso agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. Il testo, che aveva già ricevuto un primo ok dalla Camera stessa, è stato modificato nel corso dell'esame al Senato.
 
Un prima novità sono le detrazioni IRPEF sugli investimenti in start-up e PMI innovative: ai contribuenti è consentita la fruizione anche in caso di incapienza, ovvero qualora la detrazione superi l'imposta lorda dovuta, mediante la trasformazione dell'eccedenza non detraibile in credito d'imposta utilizzabile in dichiarazione o in compensazione. 

Ancora, si interviene sulla disciplina del Patrimonio Destinato ampliandone le facoltà operative al fine di sostenere la patrimonializzazione delle imprese italiane e il rafforzamento di filiere, reti e infrastrutture strategiche. Nello specifico, vengono ampliate le facoltà di investimento del Patrimonio destinato, prevedendo che esso, limitatamente all'operatività a condizioni di mercato, possa effettuare interventi tramite la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio di nuova costituzione e istituiti in Italia, gestiti da società per la gestione del risparmio autorizzate.
 
Altra novità riguarda le plusvalenze derivanti da cessione di quote in imprese innovative, al fine di rendere l'agevolazione coerente con i requisiti imposti dalla vigente disciplina in materia di aiuti de minimis. Si esenta da imposizione sui redditi l'insieme di proventi percepiti dalle persone fisiche, ove provenienti dalla partecipazione a OICR che investono in imprese innovative.
 
Infine si innalza da 25 a 50 milioni di euro il limite di patrimonio netto previsto per le società di investimento semplice (SIS), con lo scopo di aumentare il numero di soggetti che possono operare come SIS ovvero in società che si trovano nella fase di sperimentazione (seed financing), costituzione (startup financing) e avvio dell'attività (early stage financing).
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