Raggiunto l'accordo tra CNF e Viminale che consente l'accesso degli avvocati all'Anagrafe della popolazione residente per scaricare i certificati anagrafici di soggetti terzi, anche in funzione delle indagini di parte.
Con nota diffusa lo scorso 24 marzo 2023, il Consiglio Nazionale Forense ha reso pubblico l'accordo di adesionetra Viminale e CNF che prevede l'interoperabilità dei sistemi informativi tra albo degli avvocati e ANPR, la banca dati unica del Ministero dell'Interno che favorisce lo scambio delle informazioni tra Comuni tra Comuni e pubbliche amministrazioni e tra Comuni e cittadini.
L'accordo rende finalmente ufficiale la soluzione ad un problema fortemente sentito nel mondo della professione forense. La stessa Presidente del Consiglio Nazionale Forense Maria Masi ha dichiarato «Riconosciuta la funzione dell'avvocato al servizio del cittadino». Si tratta, ha proseguito la Masi, di «un miglioramento delle modalità con cui viene esercitato il diritto alla difesa, un passo avanti verso un riconoscimento della funzione e del ruolo dell'avvocato al servizio del cittadino».
Grazie all'accesso all'Anagrafe della popolazione residente, infatti, «gli avvocati avranno a disposizione i dati aggiornati di oltre 65 milioni di cittadini, inclusi i residenti all'estero, di cui potranno richiedere i certificati al fine di svolgere investigazioni difensive o per far valere e difendere un diritto in sede giudiziaria, in esenzione di bollo come previsto dalla legge».