Approvato un nuovo Disegno di legge che introduce nuove misure con riferimento ai lavoratori frontalieri: ieri infatti il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un nuovo testo che fa seguito all'Accordo internazionale Italia-Svizzera del 23 dicembre 2020, ratificato dall'Italia con la Legge n. 83 del 2023, in materia di imposizione sul reddito da lavoro dipendente dei lavoratori frontalieri, valido dal 1° gennaio 2024.
Sulla base del DDL:
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- Viene riconosciuta la qualifica di lavoratore frontaliero anche a chi effettua, in misura massima pari al 25%, la prestazione lavorativa in modalità di telelavoro presso lo Stato di residenza;
- Si riconosce ai Comuni frontalieri indicati nell'allegato al provvedimento il contributo statale a titolo di compensazione finanziaria (ristoro) per il minor gettito fiscale IRPEF che non si può esigere dai lavoratori frontalieri;
- Si introduce un regime fiscale opzionale per i c.d. “vecchi frontalieri” residenti in una specifica lista di Comuni. Essi potranno nello specifico scegliere l'applicazione di una imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle addizionali sui redditi di lavoro dipendente percepiti in Svizzera pari al 4% se si qualificano come frontalieri sulla base della definizione contenuta nel nuovo Accordo e se nel periodo transitorio abbiano svolto attività di lavoro dipendente in uno dei cantoni indicati per un datore di lavoro residente in Svizzera o avente ivi una stabile organizzazione o base fissa, oltre al fatto che i redditi devono essere assoggettati a tassazione in Svizzera.
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Ora si attende il vaglio del Parlamento.