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9 gennaio 2025
Niente esenzione IVA per l'ASD nel caso di gestione "complessa" di un palasport
L'accordo di concessione in uso di un palasport che prevede più attività complesse da parte dell'ASD non rientra nella categoria delle «prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport» e, quindi, non beneficia dell'esenzione IVA ex art. 36-bis del D.L. n. 75/2023. È quanto chiarisce il Fisco con la risposta n. 2/2024.
di La Redazione
L'accordo di concessione in uso di un palasport a una ASD da parte di un Comune, consistente in una prestazione di servizi complessa con il quale viene affidata all'associazione la gestione della struttura insieme ad altri servizi accessori, non rientra nell'esenzione IVAex art. 36-bis del D.L. n. 75/2023 in quanto non appartiene alla categoria delle «prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport».
 
Questo è quanto ha precisato l'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 2/2024, replicando al quesito posto da una ASD che milita nel campionato nazionale di basket e che, ai fini degli allenamenti e dello svolgimento delle gare ufficiali di campionato, utilizza un palasport comunale, concesso in uso e gestione da un Comune tramite un accordo complesso che prevede varie prestazioni, i cui corrispettivi sono fatturati con l'aliquota IVA ordinaria del 22 per cento.
 
Nelle sue argomentazioni, il Fisco precisa che l'art. 36-bis cit. esenta dall'imposta le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport, comprese le prestazioni di servizi didattici e formativi, solo se siano rese nei confronti di persone che esercitano lo sport o l'educazione fisica e provengano da organismi senza fine di lucro, compresi gli enti sportivi dilettantistici (art. 6, D.Lgs. n. 36/2021). Anche a livello unionale l'indirizzo è lo stesso: l'articolo 132, paragrafo 1, lettera m), della Direttiva Iva n. 2006/112/Ce dispone che gli Stati membri esentino «talune prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell'educazione fisica, fornite da organismi senza fini di lucro alle persone che esercitano lo sport o l'educazione fisica».
 
Premesso ciò, risulta che, nel caso di specie, l'accordo tra ASD e Comune, avente ad oggetto la concessione e l'uso del palasport, preveda, come detto, molteplici prestazioni complesse, non tutte connesse alla pratica sportiva, come ad esempio l'autorizzazione nei confronti dell'associazione a effettuare pubblicità commerciale all'interno della struttura. Per tali ragioni non si può parlare di «prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport» e, di conseguenza, non è applicabile l'esenzione IVAprevista dal richiamato articolo 36-bis.
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