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12 aprile 2024
I punti cardine della riforma del lavoro sportivo tra tutele e adempimenti
Ministero del Lavoro e Ministro per lo Sport hanno realizzato un documento per accompagnare l'applicazione della nuova disciplina dei rapporti di lavoro in ambito sportivo.
di La Redazione
Dallo scorso luglio è entrata definitivamente in vigore la nuova disciplina dei rapporti di lavoro in ambito sportivo, che raggruppa in un quadro unitario le regole applicabili, in modo organico e sistematico.

precisazione

Ad esempio, è stato previsto che la disciplina sostanziale del rapporto di lavoro subordinato sportivo è la medesima sia per il settore professionistico che per quello dilettantistico.

Per accompagnare l'applicazione delle nuove norme, anche alla luce dell'ultimo correttivo al D.Lgs. n. 36/2021, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro per lo Sport e i Giovani hanno realizzato un documento con i punti cardine della riforma del lavoro sportivo, che riporta definizioni, ambiti di applicazione, tutele previste, adempimenti obbligatori.
 
Nello specifico, nel documento sono illustrati:
  • i punti cardine della riforma dello sport;
  • il rapporto di lavoro subordinato sportivo;
  • le co.co.co. nell'ambito del dilettantismo;
  • l'assicurazione contro gli infortuni INAIL;
  • i controlli sanitari;
  • le tutele previste;
  • gli adempimenti obbligatori per i committenti nel dilettantismo.

esempio

I PUNTI CARDINE DELLA RIFORMA 

  • Si fornisce l'identikit del “lavoratore sportivo” e si chiariscono le tipologie contrattuali utilizzabili, con le relative disposizioni in materia di controlli sanitari e di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
  • Il lavoro subordinato in ambito sportivo acquisisce una disciplina che tiene in conto le specificità del comparto, in deroga alla disciplina ordinaria;
  • Si prevedono differenziazioni nelle regole applicabili nell'area del professionismo e a quello del dilettantismo, oltre a inserire disposizioni specifiche e speciali agevolazioni per i rapporti di lavoro con gli atleti di club paralimpici rientranti nella categoria del più alto livello tecnico-agonistico, così come definito dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nonché in tema di formazione dei giovani atleti;
  • Le prestazioni sportive dei volontari hanno una disciplina specifica che aiuta a tenere separato l'àmbito del rapporto di lavoro da quello veramente personale, spontaneo e gratuito del volontariato;
  • Si disciplina il trattamento pensionistico e sono inserite delle tutele ad hoc per l'assicurazione contro gli infortuni;
  • Si interviene sul trattamento tributario dei contratti in ambito sportivo, agevolando soprattutto il mondo del dilettantismo, per il quale sono previste agevolazioni anche per soggetti che non sono lavoratori sportivi e prestano, in forza di contratti di collaborazione coordinata e continuativa, attività di carattere amministrativo-gestionale a favore di Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate, Enti di promozione sportiva, anche paralimpici, riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) o dal CIP.
Insomma, uno strumento pratico e senz'altro utile per approcciare alle novità che investono il mondo del lavoro sportivo.
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