Dal 18 dicembre 2023 è possibile inoltrare la domanda per beneficiare della nuova misura introdotta dal Decreto Lavoro: l'Assegno di inclusione. Nella circolare in commento, l'INPS fornisce le prime istruzioni operative.
In concomitanza con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto attuativo della misura dell'Assegno di inclusione (ADI) in partenza dal 1° gennaio 2024, giungono le prime indicazioni dell'INPS sulla presentazione della domanda.
A partire dal 18 dicembre è infatti possibile trasmettere la domanda per beneficiare a partire dal nuovo anno della nuova misura introdotta con il Decreto Lavoro e che segue quella del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), già attiva dal 1° settembre 2023.
Spiega l'Istituto che la domanda può essere presentata direttamente dal sito istituzionale accedendo alla sezione dedicata all'ADI mediante SPID almeno di livello 2, CNS o CIE, ovvero avvalendosi degli istituti di Patronato. Sarà possibile rivolgersi ai CAF solo a partire dal 1° gennaio 2024. Insieme alla domanda sarà necessaria la sottoscrizione del PAD all'interno del SIISL. Tale adempimento è decisivo ai fini dell'accoglimento della richiesta.
Con la circolare n. 105 del 16 dicembre 2023, l'INPS fa il punto e completa il quadro della nuova misura di contrasto alla povertà e alla fragilità, ricordando innanzitutto i requisiti di accesso. Trattasi nello specifico dei nuclei familiari con un ISEE che non supera i 9.360euro che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:
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Il beneficio verrà erogato su base annua ad integrazione del reddito familiare e si compone di:
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L'Assegno viene erogato dall'Istituto a cadenza mensile attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane e per un massimo di 18 mesi, potendo poi essere rinnovata, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi.
L'erogazione segue la verifica del possesso dei requisiti prescritti dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD ed è subordinata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa: a seguito della valutazione espletata dai servizi sociali del proprio Comune, i singoli componenti potranno infatti essere avviati a specifici percorsi di lavoro o di formazione ovvero seguiti dai servizi sociali, qualora considerati non attivabili.
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I soggetti beneficiari dell'assegno aventi un'età compresa tra i 18 e i 59 anni con responsabilità genitoriali, attivabili al lavoro, saranno indirizzati direttamente ai Centri per l'impiego per la sottoscrizione del PSP (Patto di servizio personalizzato). |
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